Un futuro di belle speranze per la Tombesi

Ortona. Il 19 e 20 luglio scorsi si è tenuto presso il Palazzetto dello Sport di Ortona uno stage gratuito rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 15 anni, con l’obiettivo dichiarato di rimpolpare un settore giovanile chiamato a migliorare i risultati della sua Under 19 e a costruire da zero una nuova formazione, l’Under 17. Davide Di Giovanni, dirigente responsabile del settore giovanile, ne espone con soddisfazione i risultati:

 “Lo stage è andato molto bene, abbiamo potuto lavorare con venti ragazzi, alcuni dei quali davvero molto promettenti. Se posso esprimere un unico rammarico, devo ammettere che proprio la nostra città, Ortona, non ha risposto, mentre da Lanciano, San Vito, Guardiagrele e Pescara sono arrivati giovani con tanta voglia di fare e di sacrificarsi per crescere in questo sport. L’anno scorso è stato un anno difficile per l’Under 19, ma nella prossima stagione sono certo che le cose andranno molto meglio, anche grazie ai ragazzi arrivati dal Pescara e che svolgeranno la preparazione con la prima squadra (Davide Berardi e Paolo Norscia). Mi aspetto molto da Matteo Francescano e Simone Cupido, sui quali lavoriamo da qualche anno e sono sicuro che potranno ancora crescere. Oltre a migliorare l’Under 19, il regolamento ci obbliga quest’anno ad allestire anche una formazione Under 17, ma pure su questo punto mi sento fiducioso, perché abbiamo una buona base. La nostra idea è quella di costituire un gruppo unico, che si alleni insieme durante la settimana per poi giocare la domenica mattina, nel caso dell’Under 19, e probabilmente il lunedi pomeriggio, nel caso dell’Under 17. Dati gli impegni personali e lavorativi di tutti noi e la difficoltà di seguire da vicino i ragazzi che giocheranno il lunedì, stiamo valutando se immettere una nuova persona nello staff, perché numericamente non siamo molti. Nel frattempo ringrazio Luciano Graziani, che ci ha dato una mano anche nel corso dello stage, e soprattutto mister Filippo Della Valle, che oltre ad essere un bravo tecnico è un’ottima persona, e da lui ho imparato tanto in questi due anni. Il settore giovanile è davvero la chiave: in uno sport come il calcio a 5 in cui tante società ogni anno rinunciano all’iscrizione per motivi economici e la nostra Nazionale è piena zeppa di oriundi, far crescere i ragazzi in casa è una strada obbligata per avere un serbatoio di talenti locali dal quale attingere e, a livello più generale, per rilanciare questa disciplina tra i giovani e dare beneficio a tutto il movimento. Il futsal è uno sport meraviglioso, che soffre la concorrenza del calcio a 11 ma può dare tanto a chi lo pratica: il nostro obiettivo è quello di costruire una scuola calcio, una struttura in cui i ragazzi possano crescere anno dopo anno, senza obbligarci a ricominciare daccapo ogni estate, ma soprattutto dove costruire il futuro loro, come atleti, e della Tombesi”.

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