Tombesi, tra una settimana parte la campagna abbonamenti

Ortona. A partire da lunedì prossimo, 3 settembre, e fino al 4 ottobre, la Tombesi offre la possibilità ai suoi sostenitori di scegliere fra varie proposte di abbonamento per le 11 gare casalinghe del prossimo campionato di serie A2.

 Da quest’anno infatti, la società gialloverde ha deciso di chiedere un contributo per le partite casalinghe di campionato, coppa Italia e coppa della Divisione: il prezzo del biglietto è di 5 euro per tutte le competizioni, senza esenzioni o riduzioni, ma vi è appunto la possibilità di sottoscrivere vari tipi di abbonamento, validi solo per il campionato. L’abbonamento intero è al prezzo di 50 euro, mentre l’abbonamento ridotto (riservato alle donne e ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni) si attesta sui 30 euro. Per i ragazzi al di sotto dei 18 anni l’ingresso nelle gare di campionato sarà invece gratuito. Gli abbonamenti saranno sottoscrivibili nella nuova sede della Tombesi presso il Palazzetto dello Sport di Ortona, il lunedì, mercoledì e venerdi, dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20, previa presentazione di un documento di identità valido.

 “É da un po’ di tempo che, anche parlandone con altre società di calcio a 5, valutavamo l’ipotesi di vendere i biglietti per le nostre partite casalinghe – queste le parole del presidente Alessio Tombesi –. I soldi che arriveranno dagli abbonamenti e dai singoli biglietti venduti non ci cambieranno certo la vita, né ne abbiamo bisogno per sostenere i costi della A2. Ma è comunque arrivato il momento di chiederli, e per varie ragioni. Innanzitutto, come si paga un biglietto per vedere degli attori a teatro, degli acrobati in un circo o un cantante ad un concerto, così i nostri giocatori ogni sabato offrono uno spettacolo e, cosa non di poco conto, spesso anche la vittoria. Si paga già il biglietto per quasi tutte le discipline sportive, anche a Ortona, e non capisco dunque perchè noi, in A2, con i grandi giocatori e le ottime squadre che comunque verranno a gareggiare a Ortona e che il nostro pubblico potrà ammirare dal vivo, non possiamo chiedere un biglietto. Questo nostro sport non crescerà mai, anche nella considerazione della gente, se non si mette al pari degli altri e se non dà un valore a se stesso. Infine, c’è anche un motivo legato più alla nostra realtà: in sette anni abbiamo portato il calcio a 5 ortonese dalla D alla A2, compiendo sacrifici e mettendoci tutto noi stessi. Spero che la mia città, quella per la quale abbiamo fatto tutto questo, voglia rispondere con un piccolo gesto, con un segnale di apprezzamento e di ringraziamento per quanto fatto in questi anni”.

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