La stagione della Coged è partita con la preparazione atletica a Colle Dell’Ara

Chieti. Terzo giorno di allenamenti per la CO.GE.D. Pallavolo Teatina, già proiettata verso l’inizio di una stagione che dovrà essere di rilancio dopo un campionato sofferto e deludente. Tra i principali artefici della squadra e del suo allestimento, Giustino Angeloni ha vissuto un’estate all’insegna del volley, tra lunghe trattative, incontri con giocatrici e procuratori, continue ridefinizioni di piani e strategie. Alla fine, la soddisfazione nel vedere la squadra al lavoro è più che evidente nei suoi occhi e nelle sue parole:

 “È stata un’intensa estate di lavoro e devo dire che era da tanto tempo che non mi buttavo così a capofitto e con tanto entusiasmo in un progetto. Io e il presidente ci siamo impegnati molto, abbiamo viaggiato, parlato, incontrato tante persone, siamo passati per momenti di avvilimento e di preoccupazione, ma alla fine siamo soddisfatti del risultato raggiunto. Seguendo anche le indicazioni del tecnico Alceo Esposito, siamo riusciti ad allestire il tipo di roster che avevamo in mente, come profondità, come caratteristiche di gioco e anche come qualità umane delle singole giocatrici. A questo gruppo chiediamo il raggiungimento di due obiettivi. Il primo, prettamente sportivo: fare un campionato migliore dello scorso anno, lasciandoci alle spalle i timori per la retrocessione e cercando anzi di stare ai vertici, consapevoli comunque del fatto che c’è una squadra superiore alle altre nel girone e che può solo perdere il campionato, ovvero l’Orsogna, e altre tre-quattro squadre di ottimo livello. Ci teniamo poi che le ragazze più giovani crescano bene, tecnicamente e umanamente, magari seguendo l’esempio delle compagne più esperte. Il secondo obiettivo, che è quello cui forse tengo di più, va invece oltre il campo. Chieti è una città in ribasso, che perde abitanti e potere economico, e l’andamento dello sport riflette lo stato di salute della città. Il pessimismo, la rassegnazione, un’atmosfera grigia dominano sulla città, ma noi dobbiamo puntare a imprimere un cambio, a stralciare questa patina di malinconia e a ridare a Chieti un po’ di entusiasmo. Come possiamo farlo? Con le armi che abbiamo, e cioè facendo vedere ai nostri concittadini una squadra che vince, che in campo dà tutto. Le nostre ragazze dovranno essere brave a coinvolgere il pubblico, a far innamorare di loro una città che ha vissuto la pallavolo ad alti livelli e sa cosa significa. Tra anni 70 e 80 fu la pallavolo maschile a giocare dieci anni in serie A, e il nostro attuale allenatore era in campo in quella squadra. Quel Chieti andava in trasferta ed era seguito dai propri tifosi, c’era grande entusiasmo: la città ha già vissuto quei momenti, si è già innamorata in passato di una squadra di pallavolo e deve tornare a farlo. Le nostre giocatrici sono ragazze belle, giovani e solari, sono il volto migliore della CO.GE.D. Pallavolo Teatina: ci tengo che si mostrino sorridenti, educate e disponibili in ogni ambiente che frequenteranno a Chieti, in ogni ristorante, in ogni negozio, con qualsiasi persona. E magari, vedendo il loro esempio, tante bambine e ragazze vorranno seguire la stessa strada e approcciarsi alla pallavolo. I sacrifici fatti, le somme impegnate, tutto il lavoro svolto finora non avrebbero molto senso se non perseguissimo anche questi obiettivi, e cioè la volontà di fare qualcosa per la città di Chieti, di diventare una squadra che sappia amalgamarsi con il tessuto sociale in cui è immersa e che rappresenti un’opportunità di riscatto e di rivincita”.

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