Fino all’ultimo respiro: Tombesi e Cefalù impattano sul 2-2

Ortona. Si ferma a 16 la striscia di vittorie consecutive in campionato della Tombesi. Bisogna invece tornare alla stagione 2016/2017 per trovare l’ultima “non vittoria” casalinga, sempre considerando il solo campionato, ma quella di oggi è stata una partita bella e avvincente, conclusa giustamente in parità al cospetto di un avversario di assoluto livello, che ha dimostrato di meritare pienamente il secondo posto in classifica.

 Pur priva di giocatori importanti, come il bomber Di Maria, il Real Cefalù ha infatti giocato una grande partita, combattuta con impeto e coraggio e sfiorando, alla fine, anche il colpo grosso. La Tombesi era in realtà partita molto bene, con il gol di Adami dopo poco più di tre minuti, e ha controllato il gioco nella prima frazione, mancando per un soffio, e più volte, la seconda rete. Se il palo di Zanella ha lasciato l’amaro in bocca al pubblico di casa, il “problema falli” (alimentato da una condotta arbitrale che è parsa, da ambo i lati, assolutamente inadeguata al livello del match) ha messo in difficoltà la Tombesi sin dal primo tempo: il tiro libero battuto da Dario Lopez, e finito fuori, ha comunque permesso agli ortonesi di chiudere avanti la prima frazione. Il secondo tempo si è però aperto con quella che si è alla lunga rivelata come la vera svolta tecnica della gara: l’espulsione di Zanella per doppia ammonizione non ha infatti fruttato nell’immediato il gol del pari siciliano, ma ha privato la Tombesi di un giocatore fondamentale, riducendo all’osso le rotazioni. I padroni di casa hanno superato indenni i due minuti di inferiorità numerica (durante i quali il Real Cefalù ha a tratti attaccato in 5 contro 3, schierando il portiere di movimento), trascinati dal trio Adami-Silveira-Pizzo e salvati, in almeno un paio di occasioni, da straordinari interventi di Mambella. Partita sul filo dell’equilibrio, con legni colpiti da una parte e dall’altra (si segnalano in particolare i pali di Pizzo e Lara e, per i siciliani, la traversa a porta vuota di Guerra) e alla fine segnata da singole giocate: il tiro dalla distanza di Dario Lopez (con decisiva deviazione) per l’1-1, il colpo da biliardo di Fabinho per l’1-2 a un minuto dalla fine, e l’immediato pareggio del portiere di movimento Burato, perfettamente imbeccato da una grande giocata di Pizzo. Con il 2-2 finale la Tombesi mantiene la vetta della classifica a quota 19 punti, a +2 sulla coppia Cefalù-Lido di Ostia. Fra due settimane, a Ortona arriverà la Virtus Aniene.

 “La gara è stata chiaramente divisa in due – questo il commento di Antonio Ricci –. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, abbiamo fatto una buona circolazione di palla e creato più occasioni, mostrando semmai il nostro solito problema di non riuscire a concretizzare la mole di gioco che produciamo. Su questo campo gli errori arbitrali possono determinare l’esito di un incontro, e purtroppo l’espulsione di Zanella ha dato vita a un secondo tempo completamente diverso. Ci siamo difesi molto bene in inferiorità numerica (grazie soprattutto a Silveira che ha contrastato da solo due uomini in modo fantastico), ma alla lunga abbiamo dovuto rinunciare all’unico mancino del nostro roster, e come conseguenza abbiamo faticato tremendamente a costruire e a far girare palla. Il Cefalù ha dimostrato tutto il suo valore, è una squadra dalla grande forza fisica e dall’eccellente dinamicità, che è andata a mille dall’inizio alla fine e ha sfiorato alla fine il colpaccio. Credo che il pareggio sia il risultato più giusto e ci può stare di non raccogliere la vittoria dopo una così lunga serie di successi e contro un avversario simile. Siamo comunque primi e avremo due settimane di tempo per preparare la gara con l’Aniene, che sarà un’altra battaglia durissima”.

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