Doping, Danilo Di Luca ascoltato dal PM di Mantova

danilo di lucaMantova. L’ex ciclista Danilo di Luca è stato sentito per tre quarti d’ora, questa mattina, dal procuratore capo di Mantova, Antonino Condorelli.

“Valuteremo le sue dichiarazioni e poi decideremo cosa fare – ha detto al termine il procuratore – Di sicuro le depositeremo nell’ambito del nostro processo relativo al doping nel ciclismo». Di Luca aveva rilasciato un’intervista televisiva alle Iene di Italia 1 in cui dichiarava che il doping nel ciclismo era una cosa acclarata a cui “tutti ricorrevano”. Il procuratore capo di Mantova, che ha avviato il processo che vede sui banchi degli imputati la squadra della Lampre, lo ha voluto sentire come persona informata sui fatti.

Condorelli ha spiegato che Di Luca “conosceva alcuni imputati nel nostro processo, tutti colleghi, ma di non aver avuto conoscenze specifiche riguardo i fatti messi in rilievo dal nostro processo. Ha parlato in generale di quegli anni, confermando il grande disagio che c’era nel mondo del ciclismo e gli abusi che sono stati commessi”. Il magistrato ha, quindi, giudicato «interessante” quanto dichiarato dal corridore, “ma non gli ho chiesto – ha precisato – cose specifiche riguardanti il suo caso, mi interessava il discorso generale”.

Uscendo dal tribunale, l’ex corridore De Luca ha rilasciato una breve dichiarazione ai giornalisti in attesa, che ricalca il suo pensiero sul doping nelle due ruote già espresso nella famosa intervista televisiva: “Voi siete convinti che il ciclismo sia cambiato? In peggio. Credo”.

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