La BLS Chieti grida la sua rabbia

presentazione_istituzionale_bls_chieti_2012-2013Chieti. La Bls Chieti, reduce dalla bruciante sconfitta di Reggio Calabria, è tornata al lavoro in vista dei prossimi difficili impegni.

Il direttore sportivo Guido Brandimarte ne approfitta per analizzare le ultime tre sconfitte con Mirandola, Agrigento e la stessa Reggio Calabria.

“Sono state tre partite giocate in maniera differente l’una dall’altra, tutte caratterizzate
dall’indisponibilità, totale o parziale, di Simone Gatti. La prima delle tre partite è stata
la peggiore della serie, siamo andati incontro ad una prestazione ben al di sotto delle nostre possibilità sebbene al cospetto di una delle squadre più in forma del campionato (la vittoria su Torino è lì a dimostrarlo); contro Agrigento abbiamo iniziato a riprendere la giusta strada, soprattutto come atteggiamento ma anche come rendimento in senso tecnico; a Reggio Calabria, invece, abbiamo disputato un’ottima gara, tornando a giocare ai nostri livelli. In questo caso, sebbene l’apporto dei nostri senior, del nuovo acquisto Micevic e dei giovani sia stato molto positivo, abbiamo pagato la maggiore rotazione della squadra avversaria”.
“Le tre gare – continua il DS biancorosso – sono state però caratterizzate da un fattore comune: direzioni arbitrali che ci hanno fortemente penalizzato. Parlare di un brutto arbitraggio nella “disfatta” di Mirandola potrebbe sembrare un paradosso, ma vi assicuro che anche in quella partita siamo stati soggetti a dei fischi che, a mio avviso, hanno avuto dell’incredibile. Per non parlare della partita casalinga con Agrigento, decisa da una decisione inaccettabile del direttore di gara, che nell’ultima azione dei tempi regolamentari, invece di fischiare un sacrosanto fallo di sfondamento a nostro favore, ha completamente capovolto la situazione. Anche la partita di Reggio Calabria è stata caratterizzata da fischi strani; senza contare che nel secondo quarto sono stati sanzionati ben sei falli a nostro carico e solo uno (speso tra l’altro volontariamente negli ultimi secondi) a nostro vantaggio, la cosa che mi ha lasciato senza parole sono stati i fischi che con ogni probabilità hanno deciso la partita, senza nulla togliere alla squadra di casa alla quale faccio i miei complimenti per il buon campionato che sta disputando. Mi riferisco in particolare al fallo tecnico sanzionato al nostro capitano Rajola per simulazione, al fallo antisportivo fischiato a Raschi e soprattutto all’evidente fallo non ravvisato su Raschi nel tiro della possibile vittoria; dal vivo ma anche dalle immagini televisive si vede chiaramente che in questi casi gli arbitri hanno preso un abbaglio clamoroso. Tutti questi episodi “sfortunati” hanno fortemente penalizzato la nostra squadra ed hanno fatto suonare un campanello d’allarme: non vorrei che il fatto che la nostra società non si sia mai lamentata ufficialmente per decisioni di questo tipo e che il nostro sia un campo tranquillo possa
portare la classe arbitrale a “rilassarsi” ed affrontare le nostre gare con più leggerezza
rispetto ad altre. Non possiamo più tollerare e giustificare il trattamento che i direttori di gara ci stanno riservando e spero che sin dal prossimo incontro a Matera ci sia un po’ più di attenzione da parte loro. Infine, a rendere ancora più incomprensibile la situazione che la nostra società sta vivendo, vi è la sanzione che ci è stata comminata in occasione della gara di Reggio Calabria, alla fine della quale ci è stata inflitta un’ammenda di Euro 366,00 per offese e minacce collettive sporadiche del pubblico agli arbitri! Ovviamente c’è da evidenziare che NESSUN nostro tifoso e/o sostenitore era presente a Reggio Calabria, anche perché non è proprio la trasferta più comoda da affrontare, ad oltre 500 Km di distanza. Siamo rimasti senza parole, mi vengono a questo punto in mente le parole di un noto personaggio: a pensar male si farà anche
peccato, ma spesso ci si azzecca…”.

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