L’ultima dell’anno in casa: Coged contro Castellammare

Chieti. La partita persa contro l’Antoniana Pescara è uno di quei bocconi amari che, nel corso della stagione, può capitare di dover ingoiare. La differenza di spirito e di cattiveria, rispetto alle avversarie, ha forse colpito l’ambiente neroverde più dei tanti errori tecnici visti in campo, ma il campionato è ancora lungo e la necessità di tornare a fare punti è immediata.

Al PalaTricalle arriva una squadra, la Link Campus University Pallavolo Nemesi di Castellammare di Stabia, che è in netta ripresa dopo un inizio di campionato difficile: dei suoi 9 punti in classifica (due in meno della CO.GE.D.), 6 sono stati conquistati nelle ultime due partite, un netto 3-0 in casa del Cave e un 3-1 casalingo contro Minturno. Molto forte a muro e in alcune individualità, come nel caso dell’alzatrice Katia Miotti, la squadra campana è quindi un avversario molto duro, che le neroverdi dovranno affrontare con rinnovato entusiasmo, ferma concentrazione e grande attenzione a quei particolari tecnici che, alla fine dei conti, risultano decisivi per vincere le partite. Nella sfortunata gara di Pescara, Izabela Kus è stata una delle più positive in attacco (12 punti e un ottimo 67%), ma anche lei ha sbagliato molto in quella che è, solitamente, una delle sue specialità, ovvero la battuta (1 ace ma anche 4 errori). La voglia di riscatto e la consapevolezza di non dover più sbagliare tanto emerge con forza dalle sue parole:

“Siamo dispiaciute per non essere riuscite a dare continuità alle precedenti partite, e mi riferisco soprattutto alla vittoria di Minturno, che è stata finora, secondo me, la nostra prestazione più convincente (pur conquistata solo al tie-break ma certamente più significativa di altre vittorie più nette nel punteggio finale). A Pescara abbiamo commesso tanti errori tecnici, ad esempio abbiamo sbagliato un numero davvero incredibile di battute, e nonostante questo abbiamo vinto un set alla grande (25-17) e gli altri tre ce li siamo comunque giocati fino ai 21-22 punti. Sarebbe bastata una prestazione “normale” e qualcosa in più dal punto di vista dell’atteggiamento e della personalità. Proviamo le battute sempre, in ogni allenamento, ma in partita è diverso. Penso sia un fatto di concentrazione, comunque una questione mentale. Dobbiamo essere più centrate e forse più serene, di certo non possiamo permetterci di regalare dieci punti in un set con le battute sbagliate. Ci sono state anche altre cose che non hanno funzionato, ma di certo questa è la più evidente e anche quella che ci fa più arrabbiare. Domani ci aspetta una partita molto difficile. Affronteremo una squadra fisicamente molto forte, temibilissima a muro e soprattutto quando deve difendere dopo aver battuto. Anche per questo, sarà importante per noi battere bene, metterle in difficoltà in ricezione e avere il pallino del gioco in mano. Dal canto nostro, ci teniamo a chiudere bene l’anno al PalaTricalle e a regalare una soddisfazione anche a quelle persone che, sabato scorso, sono venute a vederci a Pescara e non sono uscite contente dal palazzetto. Sono convinta che siamo una buona squadra, purtroppo sinora lo abbiamo mostrato solo a sprazzi e aumentare la nostra continuità di rendimento deve diventare d’ora in avanti il nostro vero obiettivo”.

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