Pallamano, Lions Teramo battuto in casa dal Bologna (18-29)

Una brutta serata per l’ASD Lions Teramo che stecca l’esordio casalingo nel campionato di serie A1 di pallamano maschile. 

I biancorossi non hanno ripetuto la prova brillante di sette giorni prima ad Imola che aveva portato al successo in casa del Romagna e si sono dovuti arrendere al forte Bologna United. 18-29 il finale a favore dei felsinei che hanno condotto dal primo all’ultimo istante approfittando degli errori, molti, commessi dalla compagine allenata da Marcello Fonti. Falliti anche diversi tiri di rigore che, alla fine, hanno pesato molto. Oltre agli emiliani, con grande merito, sul campo, c’è chi una vittoria, da parte teramana, l’ha ottenuta. 

Ovvero il pubblico che ha risposto alla grande all’appello della società del presidente Salvatore Faragalli affollando le tribune del Pala Giorgio Binchi gremito in ogni ordine di posto. Della gara poco da dire anche perché Bologna è partita subito forte con Matteo Tedesco costringendo il tecnico Fonti al primo time out dopo appena 4 minuti: 1-4. Le prime 4 reti biancorosse sono arrivate solamente su tiri di rigore a testimonianza della difficoltà in fase offensiva. Al 20’ ospiti avanti 5-10 con Bosnjak mentre in chiusura di prima frazione, con due reti consecutive di Gherardi ed una di Bonassi, ecco il massimo vantaggio per Bologna: 8-17 al riposo. A 7 minuti e 50 dall’intervallo, poi, è arrivata anche la doppia espulsione per Giampietro tra i locali e capitan Garau tra gli ospiti decisa dal duo arbitrale dopo un contrasto a metà campo. 

Non cambia il clichè nella ripresa con l’ASD Lions Teramo che sbaglia molto concedendo anche tiri facili agli emiliani: 11-24, 16-26, 17-29 fino al 18-29 conclusivo. 

“Sapevamo che il Bologna non era quello visto sabato scorso – sottolinea il tecnico dell’ASD Lions Teramo, Marcello Fonti – noi dobbiamo fare il nostro cammino e giocare le partite come sappiamo. Oggi i ragazzi hanno dimostrato paura di affrontare squadre di A1 anche perché la gran parte di loro arriva da campionati di B e A2. Bisogna lavorare a livello psicologico perché oggi – conclude Fonti – non abbiamo proprio giocato a pallamano”.

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