Mtb, prima vittoria stagionale della WDB con D’Aurora

Prima vittoria stagionale in casa WDB. La squadra di ciclismo diretta da Wladimiro D’Ascenzo realizza un traguardo storico con Donato D’Aurora.

 

 

 

Il biker di Castel Di Sangro, neo acquisto del team nero arancio, vince la gara di mtb a Scerni. Per la cronaca, D’Aurora si aggiudica il Trofeo Accademia della Ventricina nel bel mezzo di una tempesta. Inconveniente questo che ha causato il ritiro di molti partecipanti. Alle sue spalle giunge in seconda posizione Mauro Tucceri Cimini – Avezzano Mtb. Bronzo per Luca Codoni – Royal Bike. Quarto Alessandro Diletti della Raven Team. Quinto posto per Erwin Benfatto – Team Go Fast, primo degli M1.
IL PIU’ COMBATTIVO, ERWIN BENFATTO.

Erwin com’è andata la gara?
– Bene. Siamo partiti in duecento sotto un forte diluvio e alla fine sono giunto in quinta posizione della generale. I primi due giri li ho fatti persino in testa alla corsa con Donato D’Aurora.

E poi?
– Subito dopo mi sono accorto che il ritmo imposto dal biker della WDB era troppo sostenuto per le mie possibilità. Così sono andato in fuori giri e ho mollato.

Che gara è stata la sua?
– In pratica una corsa massacrante per via delle condizioni ambientali. La poggia rendeva il terreno sempre peggio: ad ogni tornata per me era quasi impossibile continuare. Perciò dopo un po ho dovuto per forza proseguire del mio passo.
Cosa è mancato rispetto a Casalbordino, prova in cui è riuscito a far propria?

– Nulla. Probabilmente ho peccato di esperienza. Avrei dovuto portare il mio ritmo sin dal primo km invece di stare ad attaccare insieme a D’Aurora.

Distanza del percorso?
– In totale sono stati 30 km in stile cross country svolti all’interno dell’Istituto Agrario, Cosimo Ridolfi. Il passaggio completo misurava sulla linea d’arrivo all’incirca 5 km. Tuttavia col terreno impregnato di fango è giusto affermare che la corsa è stata davvero insidiosa.
Il successo di categoria l’ha resa felice o agonisticamente più sicuro?

– In vista delle prossime gare mi ha dato conferma che la condizione c’è. D’ora in avanti mi aspetto di fare bene ai prossimi appuntamenti. A partire già da domenica prossima 20 marzo in quel di Cologna, al Trofeo la Baia del Re.

LA PAROLA AL VINCITORE, DONATO D’AURORA.

Donato come esordio in forza alla WDB non c’è male, giusto?
– Si, diciamo che posso ritenermi soddisfatto. Anche se per me è stata la seconda gara dell’anno, dopo il debutto di due domenica fa in Toscana.

Quanto l’ha desiderata questa vittoria?
– Abbastanza visto che in Abruzzo sei quasi obbligato a fare un buon risultato. I biker di qualità li puoi contare su un palmo di mano. Al contrario nelle regioni del centro nord Italia, dove i primi 30 classificati sono corridori di alta esperienza.

Può descrivere quali erano le difficoltà del tracciato?
– A parte un paio di salite con un dislivello di 120 metri al giro, dopo il secondo passaggio il pantano è stato un vero incubo.

Con questo risultato si può aggiungere che è nel pieno della forma fisica?
– No assolutamente, ancora ci manca. Addirittura sono convalescente da una recente infiammazione alla prostata. Infortunio che tra l’altro mi ha costretto allo stop per diverso tempo. Inoltre studio all’università di Chieti alla facoltà di scienze motorie. Pertanto la bici al momento rimane uno svago. Tuttavia penso che a maggio entrerò in forma. I miei obiettivi principali saranno i campionati nazionali di mtb e la Marathon di Scanno.

Le sue caratteristiche?
– Maratoneta fondista e passista veloce. Cerco di difendermi persino sulle brevi salite. Nel mtb però non esiste un profilo che sappia identificare di preciso le qualità atletiche di un biker. Soprattutto se ci si riferisce alla specialità del cross country.

Si trova bene alla WDB?
– Certo è un bel gruppo. E’ composto da diverse persone amiche come Alessandro Valente e Giuseppe Natalini.

La prossima gara?
– Domenica 20 marzo a Orvieto. Il 10 aprile a Popoli e il 17 aprile a Fossacesia.
A chi è dedicato il trionfo?

– Alla mia famiglia che mi sostiene e alla WDB di Wladimiro D’Ascenzo.

PAOLO COSENZA

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