Rodia-gol: il Chieti vede la serie D VIDEO

L’Aquila – Chieti 0-1

 

L’Aquila: Domingo Dalmasso, Lenoci (13’st Fonti), Moscianese (1’st D’Ercole), Zanon (25’st Catalli), Ricci, Venneri, Miccichè, Rosano, Di Federico (21’st Di Paolo), Kras (3’st Maisto), Pellecchia. A disp. Di Fabio, Cipriani, Altares, Lenart. All. Bolzan

 

Chieti: Forti, Consorte, Pietrantonio, Donatangelo, Filosa, Aquilanti, Puglielli (30’st Siragusa), Mariani, Fabrizi (36’st Galli), Farindolini, Spadafora (18’st Rodia). A disp. Russo, Lucarino, Di Renzo, De Fabritiis, Mastrilli, Ikramellah. All. Lucarelli

 

Arbitro: Bonasera di Enna (Cocco – D’Orazio)

 

Rete: 20’st Rodia

Note. Spettatori mille circa. Angoli 7-2. Ammoniti: Lenoci (L); Consorte, Filosa, Spadafora (C). Recuperi: 1’, 5’

 

 

Il Chieti vede la serie D, L’Aquila cade nel giorno decisivo e dice addio alla promozione. L’esito del Gran Sasso d’Italia diventa una sentenza sulla storia del campionato di Eccellenza-bis nell’anno del Covid. La stoccata di Rodia, in campo da meno di un minuto, ha l’effetto di spezzare l’equilibrio nel punteggio. Forse meno nell’andamento di una contesa nella quale la formazione di Lucarelli sul piano tattico è impeccabile, non perde mai le coordinate e riduce i rischi all’essenziale.

 

La sfida dispesa poche emozioni al pubblico del Gran Sasso Acconcia, e il tatticismo rappresenta un elemento connotante per larghi tratti. Il Chieti che pressa sempre alto, si fa vedere all’ottavo con Fabrizi, mentre L’Aquila, che di rado riesce ad alzare ritmi e giocate di qualità, si vede al 12’, con Miccichè che rifinisce centralmente, ma Filosa chiude in maniera provvidenziale. La partita resta bloccata e gli episodi rischiano di avere un peso capitale nella sfida. Al 16’ Farindolini prova la conclusione, imprecisa. Nel finale di tempo la partita si accende e gli uomini di Bolzan, con una giocata, rischiano di far saltare il banco. Pellecchia trova il varco giusto, la rifinitura per Miccichè viene disinnescata dal provvidenziale Forti. In avvio di ripresa Bolzan cambia gli esterni bassi, ma il Chieti torna in campo con piglio autoritario.

 

Al 1’ Fabrizi mette i brividi a Domingo. E il portiere di casa dice di no all’attaccante ospite due minuti più tardi. La risposta aquilana è succulenta: Rosano-Miccichè Di Federico. Ma l’attaccante preferito a Di Paolo calcia alle stelle. Nel frattempo anche Lucarelli inizia ad attingere dalla panchina. E La carta Rodia è quella vincente. Minuto 20: Donatangelo è illuminante nell’apertura a sinistra per Pietrantonio che assiste Rodia, implacabile nell’attaccare lo spazio e mettere dentro. Bolzan getta nella mischia, progressivamente, tutti i big dalla panchina. Ma l’inerzia della sfida non sembra mutare. Forti è decisivo al 29’ a dire di no a Di Paolo.

 

Ma i tentativi rossoblù non creano chissà quali grattacapi alla minuti difesa neroverde. Al 48’ Miccichè non trova lo specchio della porta, mentre nel lungo recupero Rodia sfiora il raddoppio. Finisce qui. Il Chieti porta il vantaggio a 8 punti, con una gara in più mentre solo la matematica tiene in vita L’Aquila.

 

 

 

 

 

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