Eccellenza, finisce il sogno della Torrese: in finale va il Porto Sant’Elpidio

Porto Sant’Elpidio: Gagliardini, Frinconi, Stortini, Marziali (20’st Zira), Nicolosi, Monserrat, Panichelli, Palladini (31’st Raffaeli), Adami (20’st Marozzi), Cuccù (38’st Orazi), Ruzzier (27’st Ceijas). A disp. Smerilli, Balestra, Santacroce, Marcantoni. All. Mengo

 

Torrese: Bruno, Casimirri, D’Orazio, Petronio, Ferri, Stacchiotti, Puglia (19’st Kruger), Pietropaolo (13’st Ricci), Maio (42’st Calvanese), Tini, Torbidone (29’st Monaco). A disp. Castrone, De Iuliis, Rapino, Nardone, Chiacchiarelli. All. Cristofari

 

Arbitro: Stabile di Padova (Paggiola-Petroni)

Reti: 25’pt Ruzzier (P), 21’st Cuccù (P), 45’st Zira (P)

Note. Spettatori mille circa. Ammoniti: Nicolosi, Palladini, Adami (P); Bruno, Stacchiotti, Maio (T). Espulso al 33’st Ferri per gioco falloso (T). nell’intervallo allontanato il tecnico della Torrese Cristofari.

 

 

Si ferma a Porto Sant’Elpidio, contro un avversario che in questo momento sembra averne di più, il sogno della Torrese. Sconfitta in casa, e stop anche nelle Marche per la squadra di Cristofari che quasi mai fornisce la sensazione di poter ribaltare l’esito infausto del match di andata. Una doppia sfida, quella con il Porto Sant’Elpidio che guadagna la finale che vale la serie D, che non può nascondere i meriti dei giallorossi, in ogni caso capaci di ottenere il miglior risultato di sempre nella propria storia.

 

Al Ferranti di Porto Sant’Elpidio c’è il pubblico delle grandi occasioni, con una corposa rappresentanza anche dei tifosi della Torrese. Marchigiani con lo stesso undici dell’andata, giallorossi con due varianti: l’impiego dall’inizio di Maio e Ferri in difesa. La Torrese ha il compito di fare la partita, per caratteristiche e per necessità. Biancazzurri di casa pericolosi all’ottavo con il destro di Cuccù: para Bruno. Sul fronte avversario ci prova Tini, dopo una bella accelerazione di Pietropaolo, senza però scalfire le certezze di Gagliardini. Al 25’ l’equilibrio si spezza: la verticalizzazione di Adami trova scoperta la difesa abruzzese: Ruzzier riesce ad anticipare Bruno e depositare nella porta sguarnita. Al 29’ la situazione sembra ripetersi: Bruno questa volta in scivolata cerca di anticipare Adami che conclude alto e finisce a terra. L’arbitro mostra il rosso al capitano giallorosso.

 

Poi richiamato dal quarto uomo, resetta tutto e ammonisce l’attaccante di casa. La Torrese, che non trova grandi spazi in fase di costruzione, prova ad accendersi nel finale di frazione. La girata di Puglia al 44’ è fuori. Poco dopo, ancora Puglia a sparigliare le carte, ma sul traversone Torbidone e Maio non riescono a piazzare la zampata vincente. Il motivo tattico della contesa non muta nemmeno in avvio di ripresa. La Torrese prova ad inventare: il Porto si compatta e riparte negli spazi.

 

Al 6’ lo spunto del solito Ruzzier viene disinnescato da Casimirri prima e Bruno poi. Poco dopo ci prova Stacchiotti su azione d’angolo: il muro marchigiano respinge. Poi torna ad accendersi Cuccù che chiude in pratica i conti con la prodezza del 2-0. La montagna per la Torrese è oramai impossibile da scalare. Cristofari mette forze fresche in campo. Ma prima della fine Zira firma il tris, con i giallorossi già in dieci per il rosso rimediato da Ferri. Prima della fine ci prova Ricci, ma Gagliardini salva. Finisce con il Porto Sant’Elpidio in trionfo che si prepara alla doppia sfida con il Poggibonsi. La Torrese esce con l’onore delle armi e pensa già alla prossima stagione.

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