Coged, forza e carattere al centro: Simona Galiero

Chieti. In una delle gare più “drammatiche” e importanti dello scorso campionato, la CO.GE.D. superò 3-2 a Colle Dell’Ara la Pallavolo Minturno, dopo aver perso malamente i primi due set: tra le fila delle laziali spiccò per la sua prestazione, condita da 12 punti, la centrale Simona Galiero, che quella partita la giocò, come si venne a sapere solo dopo il fischio finale, con un dito rotto e, di fatto, con una mano sola. A distanza di pochi mesi, la stessa Galiero affiancherà Izabela Kus e Michela Greco nel reparto delle centrali a disposizione di Alceo Esposito. All’atleta napoletana, classe 1994 con una lunga esperienza tra B2 e B1 (con la maglia dell’Arzano), la grinta e il carattere non mancano di certo, oltre a una grande voglia di dimenticare la passata stagione:

 “Sì, vengo da un campionato francamente da dimenticare, chiusosi a Minturno con una retrocessione clamorosa, arrivata all’ultima giornata, ma che d’altra parte è stata la logica conseguenza di un’annata disastrosa, con tanti problemi dentro e fuori dal campo. La partita giocata a Chieti fu in un certo senso il simbolo dell’intera stagione, e non mi riferisco solo al risultato finale. Tutto quello che poteva andare storto andava storto, e infatti tre giorni prima di quella gara, che sapevamo sarebbe stata fondamentale, mi ruppi un dito. In partita giocai in pratica con una mano sola, ma con una rabbia e una cattiveria che mi permisero comunque di fare quei 12 punti e di giocare una bella partita. Mentre noi avevamo dei limiti oggettivi che si vedevano tutti, dall’altra parte c’era una squadra, la CO.GE.D., che invece sembrava già lo scorso anno un’ottima squadra, ben strutturata, e tutte noi avversarie eravamo stupite di come si potesse trovare invischiata nella lotta per non retrocedere. Ecco, credo che io e la CO.GE.D. abbiamo la stessa voglia di riscatto dopo una stagione molto complicata. Da parte mia, ci sarà lo stesso impegno e la stessa cattiveria visti in quella partita. Ho accettato la proposta di Chieti proprio perché credo mi darà la possibilità di prendermi una rivincita, di giocare un campionato completamente diverso, di aspirare a qualcosa in più di una semplice salvezza. Siamo in un girone nuovo rispetto allo scorso anno, e francamente sono contenta di questo, sia perché conosceremo squadre e palazzetti nuovi, sia perché credo sia un girone dal tasso tecnico più elevato e, quindi, più divertente. Retrocedere è qualcosa di davvero brutto per uno sportivo e non vedo l’ora di lasciarmelo alle spalle: sono ansiosa di iniziare questa nuova stagione con la maglia della CO.GE.D. Pallavolo Teatina”.

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