Nonostante il +6, il Diavolo pensa già all’anticipo televisivo di sabato

teramo_calcioTeramo. Alla vigilia la 13° giornata del girone F di Serie D era molto temuta dalle parti di Piano d‘Accio. La gara in quel di Trivento, infatti, non poteva essere catalogata in alcun modo sotto la voce “passeggiata”, anche alla luce della forza dell’undici gialloblù, quarto in classifica con 21 punti.

Le qualità di Aquaro e compagni, però, non erano le uniche insidie della sfida in riva al Trigno. Anche il capitolo “motivazioni” spingeva alla cautela il patron Campitelli: i molisani, reduci da due sconfitte consecutive, andavano a caccia del riscatto…di fronte c’era la capolista, quale migliore occasione per dimostrare di aver ritrovato la forma dei giorni migliori! Sul sintetico dell’“Acquasantianni”, invece, al Diavolo è bastato il tempo di un amen per mettere in chiaro le sue intenzioni: diciassette minuti, 0-2 firmato dalla coppia Bucchi-Masini. Il primo tempo da manuale dei biancorossi ha conosciuto soltanto un attimo di indecisione, proprio sul finale: sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite, infatti, la semirovesciata di De Stefano ha riaperto il punteggio, illudendo i padroni di casa di poter agguantare addirittura il pari. Nella ripresa l’undici di mister Agovino ha spinto sull’acceleratore in maniera forsennata, mettendo spesso in ambasce la retroguardia del Diavolo…una difficoltà che non ha intimidito la difesa teramana, sempre sicura e autoritaria nel rispondere alle sollecitazioni: quante sono state le occasioni concesse all‘Atletico? Noi ne abbiamo contate appena due. Il diagonale di Di Vito e la conclusione di Aquaro, tra l’altro nata da uno svarione di Calabuig, un errore quasi “storico” se rapportato al rendimento del centrale argentino. All’83’ il gol di Ferrani, un altro fenomeno per prestazioni sfornate, ha chiuso ogni discorso legato ai tre punti, permettendo ai cronisti di focalizzarsi sulle vicissitudini dell’Ancona: l’harakiri dorico di Riccione (dallo 0-2 del 90’ al 2-2 del 93’) e il conseguente -6 dal Teramo sono costati la panchina a Massimiliano Favo. Al suo posto dovrebbe essere ufficializzato Marco Osio. Queste vicende, però, devono interessare relativamente la truppa di Roberto Cappellacci, già proiettata sull’anticipo televisivo di sabato 3 dicembre (ore 14): contro la Vis Pesaro sarà squalificato Calabuig, al suo posto dovrebbe giocare Ivan Speranza.

Francesco Graduato

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