Il Teramo programma il suo futuro: in cantiere diversi cambiamenti

CifaldiTeramo. Smaltita la delusione per la sconfitta contro il Rimini, maturata al termine di 120 minuti durante i quali i biancorossi hanno evidenziato qualche limite di troppo sotto il punto di vista mentale ed atletico, in casa Teramo è già ora di pensare al futuro:

“Stiamo programmando il prossimo torneo per non farci trovare impreparati ai nastri di partenza. Voglio regalare grandi soddisfazioni al nostro pubblico, che ci ha seguito sempre con tanto affetto: avanzeremo domanda di ripescaggio in Seconda Divisione e, se fosse accolta, disputeremo un campionato dignitoso, altrimenti ritenteremo l’assalto al calcio professionistico cercando di vincere sul campo”. Musica e spartito del patron Campitelli il quale, subito dopo l’estromissione dai play-off, ha offerto anche un’analisi della stagione dei suoi uomini: “Il bilancio è sicuramente positivo anche se resta un po’ di rammarico. Nella finale contro il Rimini, così come in campionato, ci è mancato qualcosa per fare il passo decisivo verso la vittoria”. Queste dichiarazioni lascerebbero presagire novità importanti sotto il profilo tecnico: il divorzio dal direttore sportivo Obbedio e da mister Cifaldi (nella foto), infatti, sembra sempre più probabile. Diversi i nomi circolati per la loro sostituzione, ma tra i più gettonati ci sarebbero quelli del DS Marcello Di Giuseppe e del tecnico Roberto Cappellacci, entrambi ex Santegidiese e con un passato glorioso in maglia teramana. L’eventuale arrivo del secondo, in particolare, potrebbe aprire importanti risvolti anche in sede di mercato. Nei mesi scorsi, infatti, il Teramo provò a strappare alla Santegidiese i forti centrocampisti Andrea Censori e Cosimo Laboragine: non è escluso che i due, pupilli del tecnico di Tortoreto, possano cedere di fronte ad un “ritorno di fiamma” del Diavolo. In ogni caso, sono previsti diversi movimenti, sia in entrata che in uscita: l’obiettivo è trattenere i giocatori più rappresentativi dell’attuale rosa e rinforzare i settori apparsi maggiormente deficitari.

Francesco Graduato

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