Giulianova calcio, nessuna speranza per la Serie D

Non c’è alcuna speranza per il calcio giuliese di poter disputare il prossimo campionato di Serie D. Non solo, il Giulianova dovrà rinunciare anche al torneo di Eccellenza abruzzese. Ed è già tanto se si riuscirà a ripartire dal campionato di Promozione. Queste per adesso le uniche certezze.

Oggi il sindaco Francesco Mastromauro ha incontrato Luciano Bartolini, patron della Folgore Veregra, formazione retrocessa in Eccellenza Marche al termine del campionato di Serie D. Si è parlato della possibilità di portare il titolo della Folgore a Giulianova.

Ma che ci possa essere un ripescaggio nella massima serie dilettantistica italiana è cosa assai improbabile per un’operazione fatta un anno fa dalla Folgore Falerone con il Montegranaro, che due anni fa cedette il titolo a disputare la Serie D alla Fermana. Falerone un anno fa di questi tempi festeggiava la promozione in quarta serie. E l’operazione con Montegranaro determinò il cambio di nome in Folgore Veregra, antico nome proprio di Montegranaro. Quindi a che pro una simile operazione a Giulianova?

L’unica e concreta possibilità di disputare la D era legata al San Nicolò di Salvatore Di Giovanni. Archiviato questo discorso, bisogna guardare al futuro prossimo. Ci sono alcune opzioni. Si è parlato della possibilità di acquistare il titolo del Castellalto. Ma anche questa strada appare in salita.

Una pista percorribile resta quella del Calcio Giulianova, ex Colleranesco, retrocesso in Prima Categoria ma con il 99 per cento di possibilità di essere ripescato in Promozione. Si può fare? Forse. Perché la cosa principale è soprattutto creare una società solida, stabilire un budget e fissare un obiettivo, rilanciando anche il settore giovanile.

Un campionato di Promozione senza sussulti può costare 90/100mila euro. A vincere, servono 200/250mila euro. Giulianova non può certo presentarsi per un campionato anonimo. Per storia, per blasone, per ciò che ha rappresentato in Abruzzo.

Tanto vale altrimenti ripartire dalla Terza Categoria per riscrivere la storia. Il Trapani 8 anni fa era nel Campionato di Eccellenza. E ha giocato ieri la finale per la Serie A col Pescara. Ripartire dal basso, dopotutto, non è del tutto negativo.

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