Rifiuti, la Provincia di Teramo salverà Cirsu?

provincia_teramo__via_milliLa Provincia di Teramo come garante della fideiussione Cirsu. È questa una delle ipotesi al vaglio in questi giorni da parte della dirigenza del consorzio. L’ipotesi potrebbe essere presentata a breve sul tavolo di Valter Catarra, presidente della Provincia e allo stesso tempo sindaco di Notaresco, uno dei sei soci del consorzio.

L’idea di far entrare in ballo la Provincia nell’intricata trattativa per l’uscita di AIA da Sogesa sarebbe nata a seguito dell’impossibilità per i comuni soci di poter garantire i due milioni e mezzo di buonuscita per Abruzzo Igiene Ambiente, viste le norme e lo stato comatoso delle casse locali. Se la Provincia decidesse di garantire a favore di Cirsu questa entrerebbe di forza nel “great game” dei rifiuti, con il consorzio che di fatto sarebbe messo a disposizione di tutto il teramano. Un’eventuale garanzia da parte della Provincia potrebbe riaprire la trattativa di Cirsu con AIA, trattativa rotta sabato scorso proprio da quest’ultima vista la mancata coobbligazione sui due milioni e mezzo di euro da parte dei sei comuni del Cirsu.

Intanto un gruppo di consiglieri di Mosciano e Bellante, con una lettera inviata ai sei sindaci soci e al dirigente regionale per i rifiuti Franco Gerardini, chiedono “trasparenza e chiarezza” sulla discarica di Grasciano 2. I sette consiglieri chiedono ai sindaci “se è vero che Cirsu ha presentato alla Regione Abruzzo la comunicazione di “inizio lavori” per il nuovo invaso.

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