Interamnia World Cup, ‘Il leader di domani’: storia di Augusto e di un diritto negato

19“Perché discriminate i poveri e negate loro il diritto alle cure mediche?”. A porre questa domanda, secca e incisiva, è Antony Amady, keniano, autore del testo selezionato dalla Commissione tecnica chiamata a valutare e selezionare gli elaborati inviati dai bambini dagli 8 ai 12 anni di tutto il mondo, nell’ambito del concorso “Il Leader di Domani”, bandito dagli organizzatori dell’Interamnia World Cup.

Al termine del primo incontro, tenutosi lo scorso 12 giugno, i membri della Commissione avevano esaminato quasi trecento lavori. La prima valutazione aveva portato alla selezione di 22 opere di natura letteraria, circa 35 elaborati divisi tra disegni e opere grafiche, 3 presentazioni slide e un cd musicale inviato da una scuola teramana.

Sulla scorta del regolamento del concorso, sarà realizzato, per il prossimo settembre, una pubblicazione contenente il più alto numero di lavori possibili tra testi e disegni. Fin da ora, inoltre, gli elaborati selezionati saranno raccolti in varie brochure che verranno distribuite alla cittadinanza durante l’ormai prossima edizione. I lavori saranno consegnati anche ai sindaci, ai rappresentanti istituzionali e agli ospiti della quarantesimo Interamnia World Cup.

Al termine del dibattito, la commissione tecnica ha individuato gli argomenti portanti emersi dai racconti dei bambini su cui ruotano le emergenze del mondo: ambiente e diritto alla salute, tutela delle infanzie e delle donne e il grido d’aiuto che giunge forte dai bambini (esuli in India) del Tibet.

Il sindaco Maurizio Brucchi, presidente della Commissione, al fine di stabilire una “menzione speciale” (non è previsto un vincitore per rispettare lo spirito del bando che intende evitare di creare una gerarchia tra i bambini), ha suggerito d’indirizzare la scelta verso una problematica, un’emergenza che ghermisce l’intero mondo senza tralasciare anche territori economicamente solidi: il diritto alla salute.

Sulla base di tale orientamento, la scelta è scivolata sul testo del piccolo Antony Amady, “per avere scelto e rappresentato uno dei temi che più accomuna le esigenze delle fasce di popolazioni di tutto il mondo, illustrando le amare conseguenze di un diritto negato, quello alla salute, dimostrando fantasia e maturità letterarie, nella scelta della tecnica del racconto”.

Antony ha raccontato la commovente storia di Agusto, un bambino rimasto ferito in seguito alla caduta da un albero. La Preside della scuola comprende immediatamente la gravità della situazione e inizia un disperato viaggio verso l’ospedale più vicino. All’arrivo in clinica, la Preside e il povero Agusto devono, però, fronteggiare un nemico ben più temibile di qualsiasi malattia o emergenza: l’indifferenza. Dottori e infermieri, infatti, rifiutano di prestare le cure adeguate e così Agusto muore.

Tra gli altri testi selezionati, da segnalare un secondo elaborato keniano, un poema dedicato all’ambiente e redatto da Jamila Chegalat Kibwana (“Pensieri verdi”); la Commissione ha, inoltre, raccolto il disperato grido d’aiuto della piccola Ismaila Boulaye Cissè che prega il padre di consentirle di studiare e di non darla in sposa ad un estraneo e, infine, l’opera “ Il Tibet brucia” di Tenzin Choenyi.

Tra i disegni l’attenzione è stata posta sul lavoro dell’iraniano Tarannon Alinesad che ad appena otto anni abbatte le barriere e le diversità attraverso il potente strumento dello sport. Tra le opere multimediali, invece, la Commissione ha apprezzato la presentazione in Power Point della pakistana Aleena che ha svolto una corposa e scrupolosa ricerca sull’ambiente impreziosita da meravigliose immagini, dimostrando così un ricercato uso del mezzo tecnologico.

Tra le opere inviate dai bambini del 3° circolo teramano spicca “Il Rap della natura”, un coro con base musicale che affida al “ Leader di Domani” la delicata tematica ambientale.

A conferma dello spirito partecipativo e attento della Commissione, giova sottolineare, ad esempio, il collage redatto dallo psicologo Ernesto Albanello, delle frasi più significative prodotte dai bambini per tracciare il miglior identikit del “Leader di Domani”.

La Commissione ha, inoltre, caldeggiato la possibilità d dare continuità al progetto, riproponendolo come appuntamento annuale o creando un collegamento con iniziative Unicef già operative o che potrebbero essere avviate all’inizio del prossimo anno scolastico con le scuole teramane.

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