AstraZeneca nuovo stop per i giovani. Si pensa ad un altro vaccino per i richiami

È di nuovo allarme sul vaccino AstraZeneca.

Dopo la morte della diciottenne Camilla Canepa, colpita da trombosi a seguito dell’inoculazione ricevuta ad uno degli open day organizzati per gli over 18, si attende il parere del Cts che potrebbe nuovamente decidere per la sospensione negli under 60. Una evidente inversione di marcia dopo l’organizzazione degli open day in molte regioni proprio per accelerare sulla vaccinazione dei più giovani.

Il ministro della Salute Speranza ha già precisato che “il 7 aprile il ministero ha raccomandato l’uso preferenziale di AstraZeneca per gli over 60 e che l’Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all’aumento dell’età”.

Le regioni continuano a lavorare in ordine sparso, alcuni sospendendo immediatamente gli open day senza attendere le nuove linee guida sul farmaco a vettore adenovirale.

E per chi ha già fatto la prima dose? L’ipotesi è che si segua il parere di molti virologi sull’offrire profilassi diversa ovvero una seconda dose con Pfizer o Moderna.

Dai rapporti europei i dati diffusi parlano di un caso di trombosi ogni 100mila dosi somministrate: colpiscono soprattutto le persone al di sotto dei 60 anni, donne, e solitamente dopo la prima dose.

I cambi di rotta su Astrazeneca:

L’Ema il 9 febbraio ne raccomanda l’utilizzo per le persone giovani, tra i 18 e i 55 anni.
L’8 marzo una nuova circolare chiarisce “Astrzeneca può essere somministrato anche ai soggetti di età superiore ai ai65 anni”
L’8 aprile sempre Ema dichiara “è approvato dai 18 anni di età ma se ne raccomanda l’uso in via preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni”.
Il 14 maggio è inviato alle Regioni un parere espresso dal Ctsche “non rivela motivi ostativi a che vengano organizzati iniziative quali “vacciniation day” mirate ad offrire a volontari i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni”. Dopo questo via libera molte regioni si organizzano per gli open day mentre alcune continuano sulla linea della prudenza come il Veneto di Luca Zaia.

Solo una settimana fa, come riportato dal Corriere della Sera una parte del mondo scientifico aveva chiesto di “rivedere i termini delle somministrazioni ai giovani”.

Attesa per oggi la decisione del ministero della Salute dopo aver ascoltato il Comitato Tecnico Scientifico, molto probabilmente la raccomandazione sarà quella di utilizzare il vaccino AstraZeneca solo a chi ha più di 60 anni.

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