Parco della Fortellezza di Tortoreto, non è questo il modo di affrontare e risolvere i problemi: la lettera

LA STORIA DEL PROGETTO –Tale progetto è partito alla fine del 2012 e la sua prima stesura veniva effettuata dall’arch. Di Febo ed approvata dalla Giunta Comunale il 19 Giugno 2013. Successivamente è stato assegnato all’architetto Mariano Moroni che ne ha fatto la stesura definitiva, recependo tutte le indicazioni previste dalla delibera comunale del 19-6-2014. Successivamente il progetto è passato al vaglio della Giunta e poi spedito alle Regione Abruzzo per averne l’approvazione, visto che la Fortellezza risulta un’area archeologica e paesaggistica e come tale ricadente nella competenza dei Beni Ambientali e Archeologici Regionali. Finito positivamente questo iter, il progetto è stato presentato ai cittadini.

 

COSA PREVEDE IL PROGETTO? Prevede lo smantellamento di tutti i cordoli in mattoni, un piano calpestio unico su tutta l’area, delle zone di verde alberato che sono quelle esistenti, ma notevolmente ridotte e delimitate da bordature in travertino, un piastrellato delle zone pedonali, diverse panchine e poi delle palme(quelle a fusto stretto e alto) su tutto il bordo perimetrale. Saranno rifatti gli impianti della luce, dell’acqua e della recinzione con un cancello iniziale per chiudere l’area di notte. Le due novità sono date da un chiosco tipo bar e una specie di palco mobile o fisso per piccoli spettacoli. Il costo complessivo si aggira intorno ai 300/320.000 euro, da realizzare in due volte (due lotti diversi).

LA PRESENTAZIONE. Quando qualche giorni fa il progetto è stato presentato al pubblico dal Sindaco e dai due architetti, obiettivamente era difficile intervenire con osservazioni e critiche in seduta stante. Ciò nonostante, diversi cittadini presenti hanno fatto richieste o osservazioni . Le seguenti: 1) Il primo intervento ha riguardato l’infiltrazioni d’acqua che penetra nella terrazza panoramica danneggiando seriamente i solai degli appartamenti sottostanti. 2) Il secondo intervenuto ha domandato se era previsto l’impianto di irrigazione del verde e delle piante e una cisterna d’approvvigionamento dell’acqua per l’irrrigazione. 3) Il terzo ha chiesto delucidazioni sul tipo di impianto d’illuminazione previsto. 4) Un giovane presente ha richiesto l’inserimento di un fontanino pubblico. 5) L’ultimo intervento è stato il mio con il quale ho chiesto diversi chiarimenti: il perché sia il chiosco che il palco erano stati previsti in quelle due zone, secondo me non adatte; se erano stati previsti dei possibili parcheggi auto al servizio della Fortellezza; se erano state previste delle strade di accesso per disabili e carrozzine di mamme con piccoli ed infine perché non era stato previsto un parco giochi per bambini. LE RISPOSTE sono state quasi tutte negative, nel senso che il progetto non ha preso in considerazione l’infiltrazione dell’acqua nella terrazza panoramica, né i parcheggi auto, né lo scivolo per persone disabili, (solo uno scivolo d’ingresso per auto e carrozzine con accompagnamento), né un parco giochi, né dove prendere l’acqua per innaffiare il parco e tantomeno rivedere il posizionamento del chiosco e del palco reputati ben collocati. Le uniche risposte positive sono venute per l’impianto dell’illuminazione, per quello d’irrigazione giardino e anche per la realizzazione del fontanino, Ruzzo permettendo.

Da questo resoconto molte cose non tornano a cominciare dal metodo usato. Il Sindaco e l’assessore Piccioni avrebbero dovuto coinvolgere i cittadini appena dopo la stesura del progetto preliminare in modo tale da poter inserire le loro osservazioni prima della sua progettazione definitiva ( a proposito come mai l’Assessore nella presentazione di tale progetto, come quello della piazza di fronte alla chiesa del Lido, non c’era? Forse non toccava proprio a Lui come assessore ai lavori pubblici relazionare sui progetti presentati?). Infine il progetto si presenta carente in molte sue parti, poco funzionale e non sfrutta tutte le possibili potenzialità che la zona può esprimere. Infatti, se il progetto si realizzasse così com’è, occorrerebbe tornarci su, appena dopo la sua conclusione, per impermeabilizzare la terrazza dall’infiltrazione d’acqua e per verniciare la sua ringhiera tutta arrugginita; trovare una fonte d’acqua per irrigare il parco, dotarsi di una rampa per disabili, coprire con una siepe parte del perimetro per nascondere la vista delle antenne presenti e per proteggere una zona troppo aperta ed esposta ai venti, infine cercare qualche parcheggio per auto al servizio della Fortellezza. Allora, visto che i lavori del primo lotto non potranno iniziare prima di 6 -7 mesi, cioè dopo l’estate, non converrebbe rivedere tutto il progetto inserendo quelle funzioni mancanti, quei lavori non previsti, ricontrollando il posizionamento del chiosco e del palco ed infine unificando i due lotti in modo tale da poterlo realizzare in una sola volta, prima dell’estate 2014? Che ne dicono Monti, Piccioni e gli architetti Di Febo e Moroni?
Franco Coccia
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