Agli albensi non importa nulla del proprio futuro: la lettera di Stefano Flajani

flajani_dorataAlba Adriatica. In un coro unanime di lamentele. Voci di piazza parlano di firme pagate  20 euro (non ho modo di accertarne la veridicità). Sempre in voci di piazza si ascolta che una lista ha “preso” 500 firme per tentare di “bloccare” la raccolta delle altre liste. In tutte queste voci, chi ancora non ha firmato per una qualsiasi lista, nonostante riconosca la bontà del nostro programma, non intende firmare per “aspettare” quello che succede alle elezioni. In tal modo, senza di noi, le altre liste saranno molto più “libere”.

 

Noi siamo stati gli unici nel cercare di difendere l’onestà di Alba Adriatica dalle “accuse” del Manifesto del 19/04/2013, intera pagina 16.

Noi siamo gli unici che, ancor prima della decisione di partecipare alle elezioni, abbiamo reso pubblico un programma di interventi, urgenti e non indefettibili, per Alba Adriatica.

Quando gli altri ancora non si mettevano d’accordo sulle liste, noi abbiamo presentato la nostra lista priva di “politicanti” di professione.

A differenza delle altre liste, che hanno preferito la raccolta firme casa casa o a mezzo di banchetti, siamo stati gli unici, per trasparenza e per legalità, a voler raccogliere le firme direttamente presso il Comune.

Senza l’intenzione di voler offendere alcuno, abbiamo il sentore che Alba Adriatica non cerca di avere una lista che si è posta, come obiettivi principali, il sociale, la sicurezza, la difesa dall’abusivismo e dall’illegalità, ma preferisca le solite persone, per poter, così, continuare a lamentarsi in piazza e nei bar.

Noi vorremmo far capire che, purtroppo, non siamo più nella possibilità di poter “giocare” con le persone, tantomeno politicamente. Già con l’eliminazione dell’aliquota Comunale, ogni dipendente potrà risparmiare circa €50/100 al mese, ed ogni pensionato circa 20-30 euro al mese.

Invece, da come ci viene risposto, evidentemente, si pensa più all’uovo per oggi (€20,00) che al benessere di domani. Tanto poi possono lamentarsi in piazza o al bar …

Stefano Flajani

Segretario Cantone Abruzzo

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