Statale 16, alberi in banchina: pericolosi e pericolanti (FOTO) – LA LETTERA

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un cittadino.

La cronaca di questi giorni di maltempo con forti raffiche di vento, ci ha consegnato notizie relative a un certo numero di persone morte in strada, colpite da piante cadute sulla loro vettura.
Mi son fatto un giro nella nostra zona percorrendo strade statali e provinciali, ho scattato alcune foto e soprattutto mi son fatto alcune domande che riporto qui di seguito.
Per decidere di tagliare le piante pericolose e pericolanti, poste sulla banchina, dobbiamo aspettare che ci scappi il morto?
I motivi che portarono i nostri bisnonni a piantare i pini lungo le strade, sussistono ancora?
Vedete in giro cavalli o asini col carretto che avrebbero bisogno di fermarsi sotto il fresco di un pino per riposarsi prima di riprendere il cammino?
Quando vedete un pino scorticato con un mazzo di fiori, non vi viene in mente che lo spazio di fuga oltre il fusto avrebbe potuto salvare una vita?
Esiste una mappa delle piante poste sulla banchina delle strade statali e provinciali?
Chi cura la manutenzione? Viene effettuata regolarmente? Viene controllata la staticità di ciascuna pianta?
Abbiamo ancora bisogno di piante alte venti trenta metri lungo le nostre strade?
Se qualcuno si accorge della pericolosità di una pianta posta in banchina, a chi si deve rivolgere per essere sicuro di essere ascoltato senza “scaricabarilate”?
Non si poptrebbed fare un bel programma di rimboschimento in zone adatte e non pericolose per la circolazione automobilistica e pedonale?
Per avere risposte a queste domande dobbiamo aspettare che ci scappi il morto?
Giovanni Del Gaone

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