“Riprendiamoci l’IVA sulle bollette”, la petizione supera le 40mila firme

Lanciata lo scorso 14 maggio, la petizione “Energia elettrica e Gas: riprendiamoci l’IVA pagata sulle tasse in bolletta” ha velocemente superato le 40.000 adesioni. Il promotore: ”richiediamo la restituzione delle somme uniti in class action”.

Traendo spunto dal caso di un consumatore veneziano, che dopo aver trascinato in giudizio Enel per il problema dell’IVA in bolletta, si è visto riconosciuto un rimborso di oltre 100 euro, su change.org è stata lanciata una petizione che promuove una class action contro le aziende fornitrici di gas ed energia elettrica, colpevoli a detta del promotore, di applicare l’IVA anche sulle accise presenti in bolletta.

“L’imposta dell’IVA – si legge nella petizione – non può essere applicata su tutte le voci che compaiono in bolletta (quindi sull’importo totale), ma solo sui servizi di vendita e sui servizi di rete”, principio che sembrerebbe conforme ad una vecchia sentenza della Cassazione, la 3671/97 nella quale la Corte sottolineava come, salvo deroga esplicita, un’imposta non costituisce mai la base imponibile per un’altra.

“Tutti noi – conclude il promotore della petizione – possiamo recuperare quanto ingiustamente addebitatoci nel corso degli anni, richiedendo la restituzione delle somme uniti in class action. Il precedente di uno serva da incoraggiamento per l’azione di tanti “uniti”. Basta proteggere i soliti noti a danno e sulla pelle dei nostri sacrifici. Facciamo in modo che la legge venga rispettata da tutti”.

Di diverso avviso è ovviamente Enel, che già a gennaio dello scorso anno aveva rilasciato una nota con la quale precisava che: “la fornitura di gas ed energia elettrica, operata sul territorio nazionale e nell’esercizio dell’attività d’impresa, è soggetta ad IVA, da applicarsi all’ammontare complessivo dei corrispettivi dovuti dal cliente al venditore. Anche l’applicazione dell’IVA, ed il relativo pagamento, sono a carico del venditore della commodity che ha poi il diritto di richiederne il pagamento ai propri clienti”.

Impostazioni privacy