Liquidi sigaretta elettronica, come risparmiare con il fai da te

Aromi su misura e risparmio economico non indifferente, queste le ragioni che spingono sempre più persone a preparare da sole i propri liquidi. Ecco cosa c’è da sapere.

Come ben sa chi ha abbandonato le sigarette tradizionali per passare a quelle elettroniche, gli e-liquid sono, insieme alle resistenze, una delle voci di spesa principali. Per questa ragione, in molti preferiscono lasciare i liquidi pronti e passare al fai da te, una scelta che ha anche il vantaggio di potersi ritagliare su misura tutte le caratteristiche del proprio liquido.

Un liquido per sigaretta elettronica non è altro che una semplice miscela di glicole propilenico e glicerolo vegetale, detta base, alla quale sono stati aggiunti degli aromi e, in alcuni casi, anche acqua e nicotina. Ad eccezione della nicotina, problema come vedremo comunque risolvibile, si tratta di sostanze facilmente reperibili, inoltre per ottenere il proprio liquido non bisogna far altro che mischiarle, tuttavia perché il risultato sia quello voluto è necessario avere alcune conoscenze.

La base

La maggior parte di un e-liquid è costituita dalla cosiddetta “base” ovvero, come abbiamo visto, dalla miscela di glicole propilenico (PG) e glicerolo vegetale (VG). Per procurarsi la base è possibile acquistarne una già fatta o, in alternativa, comprare separatamente il PG e il VG per poi miscelarli a proprio piacimento.

Per quanto riguarda le basi già pronte, le loro caratteristiche principali sono il rapporto PG / VG e la presenza, o meno, di una certa quantità di nicotina e acqua. Tra le basi più diffuse ci sono quelle del tipo “50/50” (50% PG e 50% VG) e “50/40/10” (50% PG, 40% VG, 10% acqua), ma il mercato è estremamente vario e per scegliere la base più adatta alle proprie esigenze è necessario tenere in considerazione alcuni fattori:

–          Il PG è piuttosto fluido e ha la funzione di “vettore” dell’aroma, per questo una base ricca di PG tende a rendere più deciso ed evidente il gusto degli aromi che le vengono aggiunti.

–          Il VG è molto denso ed ha lo scopo di aumentare e rendere più corposo il vapore prodotto.

–          L’acqua rende il liquido più fluido e abbassa le temperature all’interno della resistenza, allungandone così la durata.

–          Nicotina: esattamente come accade per i liquidi pronti, anche le basi sono disponibili con varie concentrazioni di nicotina, quindi basta scegliere semplicemente quella più adatta alle proprie esigenze

–          Ultimo, ma fondamentale fattore è l’atomizzatore nel quale il liquido andrà utilizzato; alcuni modelli mal digeriscono i liquidi troppo densi con conseguenti problemi di alimentazione della resistenza, mentre altri sono pensati proprio per i liquidi densi e se vengono caricati con liquidi troppo fluidi possono manifestare fastidiose perdite.

 

In linea di massima, possiamo quindi dire che i liquidi con alte percentuali di PG sono più fluidi e in grado di esaltare gli aromi a discapito della produzione di vapore, viceversa per i liquidi più sbilanciati sul VG. Per quanto riguarda l’acqua, la sua eventuale presenza può essere utile sugli atomizzatori che hanno bisogno di liquidi particolarmente fluidi o che lamentano resistenze non troppo longeve, mentre è inutile o addirittura deleteria negli altri casi.

Le considerazioni fatte a proposito della scelta tra le varie basi premiscelate, valgono a maggior ragione per chi vuole realizzare da sé la propria base, acquistando separatamente e poi miscelando PG e VG. Ovviamente, in questo caso, anche l’acqua e la nicotina andranno aggiunte a parte, a tal proposito è bene fare alcune precisazioni:

–          Per quanto riguarda l’acqua, benché la questione sia controversa, in via precauzionale è solitamente sconsigliato l’uso della normale acqua potabile, alla quale si preferisce l’acqua depurata f.u. (per uso farmaceutico)

–          Se si vuole aggiungere nicotina si deve tener presente che la sostanza pura non può essere liberamente venduta, tuttavia esistono delle basi con contenuti di nicotina estremamente alti , che possono essere usate per “tagliare” la propria base. Ricordiamo inoltre che queste basi, e in generale tutti i liquidi contenti nicotina, vanno maneggiati con estrema cautela e attenendosi scrupolosamente alle indicazioni del produttore

Gli aromi

La base è di per sé neutra, per darle sapore è quindi necessario aggiungere un aroma. Sul mercato ne esistono centinaia, che vanno dai classici tabacchi, al pop-corn, passando per svariati frutti e altri alimenti, prevalentemente dolci.

Come già accade per le basi anche gli aromi, oltre che in relazione ai propri gusti, vanno scelti tenendo conto delle caratteristiche della propria sigaretta elettronica, dato che non tutte sono indicate per essere utilizzate con i cosiddetti aromi organici, che potrebbero corrodere i serbatoi in materiale plastico o rendere prematuramente inservibile la resistenza.

Per quanto riguarda l’uso degli aromi, questi vanno semplicemente miscelati alla base nella percentuale consigliata dal produttore o secondo il proprio gusto, quindi il liquido va lasciato maturare per un tempo che può variare da pochi giorni ad alcune settimane, a seconda del tipo di aroma.

Costi

I prezzi delle basi premiscelate variano sensibilmente in base sia alla quantità acquistata che alla concentrazione di nicotina, indicativamente, le basi senza nicotina partono da circa 4-5€ per un flacone da 100ml che diventano 10€ per un flacone da un litro, mentre le basi contenenti nicotina sono sensibilmente più costose, 100 ml con una concentrazione di 9 mg/ml costano non meno di 6-7€, che diventano almeno 30€ per un litro dello stesso prodotto. Glicole e glicerolo costano entrambi intorno ai 10€/l , mentre gli aromi partono da circa 6€ per una boccetta da 10 ml.

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