Presentata la nuova Alfa Romeo Giulia FOTO-VIDEO

La nuova Alfa Romeo Giulia è stata presentata questo pomeriggio ad Arese, nello stesso giorno della fondazione della casa del biscione 105 anni fa.

Presenti i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all’amministratore delegato Sergio Marchionne, mentre per il governo è intervenuto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.

Presente anche il tenore Andrea Bocelli che ha parlato del proprio amore per le auto e recitato una poesia, prima di cantare l’aria ‘Nessun dorma’ dalla Turandot con il tradizionale ‘Vincero”.

La nuova Alfa è una vettura con motore biturbo a 6 cilindri, ispirato alle tecnologie Ferrari (per Maserati), con trazione posteriore e integrale. Ha albero motore, cofano e tetto di fibra di carbonio. Quanto alla qualità costruttiva dovrebbe fare da garante la produzione 100% italiana, ormai diventata troppo costosa per molti modelli “basso di gamma”, ma adeguata alle ambizioni dell’Alfa Romeo e della Maserati. “Le nuove Alfa rimettono il guidatore al centro – ha detto Harald Wester, responsabile del marchio – abbiamo pianificato il rinascimento, l’Alfa sarà una fusione tra uomo e macchina”.marchionne-alfa-romeo-giulia

la Giulia, infatti, per Fiat-Chrysler è più di una macchina. È l’inizio del lungo cammino verso il rilancio dell’Alfa che, come ha stabilito l’amministratore delegato Sergio Marchionne, deve diventare un marchio sportivo di lusso, capace di competere con le tedesche “perfette ma noiose”, per usare le parole di Wester. Per mettersi in corsa con BMW e Mercedes servono alcuni ingredienti che fino a oggi mancavano sui modelli di grande serie (quindi escludendo la 4C in produzione limitata) a causa anche della parentela troppo stretta con la Fiat: la trazione posteriore, motori potenti e un’assemblaggio impeccabile.

Il piano industriale di Marchionne, che prevede la vendita di 7 milioni l’anno entro il 2018 partendo dai 4,4 milioni del 2013, poggia su due colonne, ossia le performance dei marchi Jeep e Alfa Romeo.

“In un percorso di crescita normale sarebbe impossibile anche per i più ottimisti puntare a questi obiettivi”, ha detto Marchionne concludendo la conferenza stampa di Arese, “ma noi crediamo che siano alla portata di pochi marchi al mondo, fra cui Alfa Romeo e Jeep”.

foto ilfattoquotidiano.it

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