Petrolio in Abruzzo: Oro nero o uomo nero?

Petrolio sì, petrolio no, petrolio forse.

Trivellare l’Abruzzo alla ricerca dell’oro nero farebbe arricchire noi cittadini abruzzesi, oppure metterebbe a rischio l’economia locale?

Chi ha ragione: gli ambientalisti che vedono nel greggio il male assoluto per la cosiddetta “Regione Verde”, o chi pensa che le aziende petrolifere porteranno soldi e lavoro alla popolazione abruzzese?
Una cosa è certa: del petrolio tutti ne hanno bisogno ma nessuno vuole “sporcarsi le mani”.
Chiunque va in macchina, ma un pozzo estrattivo vicino casa non si abbina bene al colore delle nostre tende.

Nessuno sarebbe più in grado di vivere in un mondo senza i prodotti di uso comune che derivano dagli idrocarburi (solo alcuni esempi: aspirina, bottiglie, carte di credito, computer, shampoo, siringhe, ecc.), però in molti sono scesi per le strade di Vasto e Pescara, durante una bella giornata di sole, per manifestare contro gli ufo invasori.
Siamo proprio sicuri di sapere cosa rappresenti l’industria petrolifera per l’economia, la società e il territorio abruzzese?

Se avessimo chiesto a un qualsiasi manifestante del corteo di Vasto delle scorso 25 aprile quanti sono i dipendenti complessivi che lavorano in Abruzzo nell’intero settore industriale degli idrocarburi, siamo convinti che la risposta fornita sarebbe stata quella corretta?

O se chiedessimo a un qualsiasi membro di un’associazione ambientalista No Triv, quanti incidenti gravi, con casi di inquinamento ambientale rilevante, si sono verificati dal 1950 ad oggi su piattaforme petrolifere nel mare Adriatico abruzzese, il dato fornito sarebbe stato quello giusto?

In sintesi: chi contesta (in maniera legittima, per carità) i progetti petroliferi delle aziende che vorrebbero investire in Abruzzo, conosce almeno il fenomeno contro cui lotta?

Se anche voi siete curiosi di conoscere a fondo il binomio Abruzzo & Petrolio, siete invitati a partecipare al sondaggio che il blog Gocce di Verità ha predisposto per i cittadini abruzzesi.
Perché scendere in piazza è un diritto, ma essere informati sui fatti è un dovere.

Diego Vitali blogger GoccediVerità

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