Siria, liberate Vanessa e Greta ma è polemica sul riscatto (12milioni?)

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono state liberate. Dopo le indiscrezioni circolate sul web, la conferma arriva dal profilo twitter di Palazzo Chigi. “Sono libere, torneranno presto in Italia”, annuncia il governo.

“E’ una grande gioia, anche se sto attendendo le necessarie conferme”. E’ emozionato Salvatore Marzullo, papà di Vanessa, pochi minuti dopo aver appreso della liberazione della figlia in Siria. Marzullo lavora in un ristorante di Verdello, il paese dove da qualche tempo vive appunto con la figlia. Gli fa eco la mamma di Greta. ”Siamo felicissimi della notizia”, ha detto commentando la liberazione della figlia, secondo quanto ha riferito il sindaco di Gavirate (Varese), che ha avuto un breve colloquio telefonico con la donna. ”Non vediamo l’ora – ha proseguito – di riabbracciare nostra figlia”.

Sarà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a quanto si apprende da fonti governative, ad aspettare in nottata, all’aeroporto militare di Ciampino, il rientro in Italia delle due cooperanti.

Greta e Vanessa libere, risultato di intenso lavoro di squadra dell’Italia”. Così la Farnesina in un tweet.

“Se veramente per liberare le due amiche dei siriani il Governo avesse pagato un riscatto di 12 milioni, sarebbe uno schifo!”. Così il leader della Lega Matteo Salvini.

Il Presidente del Senato nell’esercizio delle funzioni del Presidente della Repubblica, Pietro Grasso, ha accolto con grande soddisfazione e sollievo la notizia e ha espresso vivissimo apprezzamento per il costante e decisivo impegno di Governo, Unità di Crisi della Farnesina e Servizi di Informazione e Sicurezza.

Un lungo e unanime applauso dall’Aula della Camera si è levato quando il ministro Maria Laura Boschi ha comunicato all’assemblea “una bella notizia. Greta e Vanessa sono state liberate”.

“L’ho saputo adesso, sono davvero felice a nome di tutta la comunità”: sono le prime parole di Mario Doneda, il sindaco di Brembate, il paese della Bergamasca dove Vanessa Marzullo aveva abitato prima di trasferirsi, di recente, a Verdello. Intanto, appresa la notizia, il parroco ha fatto suonare le campane della parrocchiale a festa.

IL VIDEO GIRATO IL 17 DICEMBRE: “AIUTATECI” – “Siamo in pericolo, potremmo essere uccise, supplichiamo il nostro governo di riportarci a casa entro Natale”. Dopo cinque mesi di silenzio, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono riapparse in un drammatico video pubblicato su Youtube. Le immagini mostrano le due volontarie italiane rapite in Siria il 31 luglio scorso, provando che sono ancora in vita ma facendo crescere allo stesso tempo la preoccupazione sulla loro sorte. Tanto più che il ramo siriano di al Qaida, Al Nusra, poche ore dopo, ha confermato di tenerle in ostaggio. “Una situazione delicatissima”, secondo gli 007 italiani. “Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo”, dice in inglese tenendo gli occhi bassi la prima delle ragazze nel video, che sarebbe stato girato il 17 dicembre. “Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale.

Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise”, prosegue con tono provato. “Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite”, conclude senza mai guardare la telecamera mentre l’altra giovane italiana la fissa per pochi secondi. Le due ragazze hanno indosso una tunica nera lunga che copre loro il corpo e i capelli, ma lascia libero il volto (‘abaya’). A parlare è solo una di loro, Greta, mentre Vanessa tiene in mano il foglio dove si legge la data di mercoledì 17 dicembre 2014. Rispetto alle fotografie circolate sul web prima del rapimento, le due appaiono molto dimagrite e dai tratti particolarmente tirati. Il video è ritenuto autentico dagli 007 italiani, anche se qualche dubbio riguarda la data, in mancanza di elementi temporali esterni, come la presenza di un quotidiano. Questi ultimi sviluppi avevano restituito un po’ di ottimismo ai familiari delle ragazze rapite, che vivono nelle province di Bergamo e Varese.

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