Vaccinazioni, i sindacati: prorogare i contratti in somministrazione

Sono circa 80 distribuiti nelle Regioni dell’Abruzzo e Molise le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione – medici e infermieri – impegnati a contribuire al buon funzionamento della campagna vaccinale, per cui, ad oggi risultano somministrate l’89,5 % e il 98,9 % delle dosi consegnate rispettivamente in Abruzzo e Molise, secondo i dati pubblicati nel Report Vaccini Covid 19, aggiornato al 19 novembre.

 

A livello nazionale si registra la mancata proroga di 500 contratti già scaduti su circa 12000 complessivamente contrattualizzati, continuando su questa linea a fine anno ne resteranno operativi non più di 2500. Secondo Fabio Benintendi e Francesca Piscione – Segretari della FeLSA CISL Abruzzo Molise – la categoria della Cisl che organizza e rappresenta le lavoratrici e i lavoratori ex interinali “occorre evitare che la stessa situazione possa verificarsi anche nelle nostre Regioni, infatti il mancato rinnovo dei contratti di questi professionisti rischierebbe di paralizzare l’intera macchina vaccinale, comportandone il rallentamento in un momento in cui, a causa della recrudescenza del virus, bisogna vincere la lotta contro il tempo e accelerare quanto più possibile la campagna vaccinale della terza dose.”

 

Tra l’altro – continuano i sindacalisti – si tratta di professionalità di difficile reperimento stante le diverse procedure concorsuali bandite nelle varie Aziende Ospedaliere su tutto il territorio nazionale e le continue ricerche aperte nelle strutture private: non prorogare i contratti potrebbe comportare il reimpiego di questi lavoratori altrove e la conseguente mancanza del personale a danno di tutta la collettività abruzzese e molisana”.

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