Vaccinazioni, quasi mille prenotazioni online (ore 12). Ma il sistema resta in tilt

Sono 949 le manifestazioni di interesse alla vaccinazione anti Covid 19 inserite sulla piattaforma telematica regionale fino alle 12 di oggi.

 

L’iniziativa ha raccolto un’adesione senza precedenti, con punte di 7mila accessi contemporanei al sistema, che hanno mandato in tilt la piattaforma.

Lo stesso vale per le linee telefoniche dedicate che, a causa dell’elevato numero di chiamate gestite, possono risultare occupate o non raggiungibili.

I tecnici sono al lavoro per ridurre i disservizi, ma come è stato ribadito anche questa mattina, sarà possibile manifestare il proprio interesse alla vaccinazione almeno fino al 31 gennaio prossimo.

Si ricorda che la successiva somministrazione dei vaccini sarà curata dalle singole Asl secondo i protocolli ministeriali e non sarà utilizzato il criterio cronologico rispetto alle adesioni formalizzate.

 

Sara Marcozzi (M5S). “Parte male la campagna di vaccinazione anti-Covid in Abruzzo per le persone con più di 80 anni, i portatori di disabilità e le persone fragili. Ci sono arrivate diverse segnalazioni da parte dei cittadini per denunciare il fatto che la piattaforma telematica della Regione per la manifestazione di interesse al vaccino sia andata in tilt fin dalle prime ore del mattino, e che non sarebbe stato possibile rintracciare nemmeno i numeri telefonici d’assistenza. Si tratta dell’ennesimo caso di pessima organizzazione della Giunta, e stavolta a pagarne le conseguenze sono le persone più vulnerabili, che a partire da oggi avrebbero dovuto avere la possibilità di prenotare il vaccino anti-Covid. Ma quando di mezzo c’è la macchina burocratica di Regione Abruzzo a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, usare il condizionale è sempre d’obbligo, e ancora una volta è emersa una enorme falla nel sistema che causa disagi e ritardi”. Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: “Evidentemente questi mesi di tempo per farsi trovare pronti al momento decisivo, quello della vaccinazione di massa, non sono serviti alla Giunta regionale, che inizia facendo subito registrare un grave disservizio per gli abruzzesi. Così come non è servita l’esperienza accumulata dopo un anno di contrasto alla pandemia attraverso i servizi online: è ormai arcinoto che possano nascere problemi in caso di un eccessivo numero di utenti sul sito, e sarebbe bastato leggere i dati Istat, che certificano la presenza di circa 104mila ultraottantenni in Regione Abruzzo, per aspettarsi un affollamento di contatti alla piattaforma nella mattinata di oggi, ma niente è stato fatto per intervenire prima che si creassero disagi. Ed è ancora più grave che non funzioni nemmeno il servizio di assistenza telefonica. A quanto pare, le parole dei medici di famiglia riportate a mezzo stampa, con cui sono stati denunciati ritardi nella programmazione e organizzazione sui vaccini anti Covid nel territorio abruzzese, sono rimaste inascoltate”. “Ancora una volta la foga di fare propaganda sembra aver giocato un pessimo scherzo alla Giunta. Ieri si affrettavano a dire che l’Abruzzo era la prima Regione italiana a estendere ai disabili e alle categorie fragili la possibilità di manifestare la volontà a essere vaccinati, e oggi ottengono solo un’altra pessima figura. Il centrodestra farebbe bene a pensare a risolvere i problemi che loro stessi fanno nascere sul nostro territorio invece di continuare a perdere tempo a scaricare sul Governo nazionale responsabilità proprie. Il vaccino anti-Covid è lo strumento per tornare il prima possibile alla normalità, e tutto il sistema deve funzionare alla perfezione fin da subito. È inaccettabile che si cominci col piede sbagliato”, conclude.

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