Strada dei Parchi, le convenzioni e i controlli del Ministero: i dati

Il Ministero delle Infrastrutture ha pubblicato le convenzioni sulle concessioni autostradali, compresa quella di Strada dei Parchi che in realtà il coordinamento No Toto era riuscita per vie informali ad ottenere e pubblicare sul proprio sito quasi due anni fa.

 

Per l’Abruzzo la vera novità è quindi la pubblicazione dei resoconti annuali sulle verifiche effettuate dagli ispettori del MIT.

 

“Da una prima lettura” sottolinea il Forum H2O,  “emerge che sui dati economico-finanziari, compresa l’entità di investimenti su nuove opere o manutenzioni, il controllo del MIT si limita alla rielaborazione dei dati dei bilanci presentati dalle stesse concessionarie (si veda da pag.37 in poi della relazione 2016 per i metodi).

 

Per quanto riguarda le visite ispettive per Strada dei Parchi, salta agli occhi, nella relazione del 2014, che nel 2013 il numero di visite è stata pari a 0 (zero!).

 

Nel 2014 vi sono solo 3 visite di esercizio e 2 sulle nuove opere. Le prime evidenziano 24 non conformità, tutte sanate.

 

Nel 2015 vi sono molte più visite ispettive, 30 per l’esercizio e 3 per le nuove opere. Le prime evidenziano 425 non conformità, di cui 419 sanate.

 

Nel 2016 il numero di visite ispettive si stabilizza, con 32 per l’esercizio e 2 per le nuove opere. Le prime evidenziano 338 non conformità, di cui 290 sanate e 48 no.

 

In questi due anni, da quando come Coord. No Toto abbiamo pubblicato la Convenzione in occasione della presentazione del faraonico progetto per 50 km di nuovi tunnel, abbiamo sollecitato agli amministratori un’attenta lettura della documentazione.

 

In particolare avevamo suggerito di chiedere gli atti circa le verifiche sullo stato della manutenzione e degli investimenti previste in vari punti della Convenzione.

 

Adesso escono queste relazioni che andrebbero attentamente valutate e di cui andrebbero presi gli atti delle singole visite ispettive sia fondare eventuali rivendicazioni sulla concessione attuale su elementi oggettivi sia per contrastare nuove incredibili proposte, visto che Toto in ogni occasione pubblica rilancia il megaprogetto per 50 km di tunnel per 6 miliardi di euro che massacrerebbe le montagne abruzzesi.

 

In generale andrebbero verificati anche i controlli degli anni precedenti al 2013, perché sarebbe uno scandalo l’inesistenza di attività ispettiva. Inoltre ci paiono tuttora controlli assai limitati come entità considerate le ricadute economiche, sociali ed ambientali della Concessione in essere”.

 

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