Scuola, tagliati oltre 200 docenti abruzzesi. Il caso

Il Ministero dell’Istruzione ha informato le organizzazioni sindacali che in Abruzzo verranno tagliati 201 posti dall’organico del personale docente.Il taglio ipotizzato non tiene in alcun conto della situazione abruzzese.

 

Innanzitutto non rispetta un criterio di proporzionalità, infatti in Abruzzo abbiamo una percentuale di circa il 2,3% degli alunni italiani (intorno ai 171000 su 7 milioni e 600 mila totali), dei docenti (intorno ai 14270 docenti su 615 mila totali) e delle classi (8617 su un totale di quasi 370 mila), mentre verrebbe attuato un taglio superiore al 4% (201 docenti su un totale di 5008).

“Non si tiene in alcun conto”, spiega Davide Desiati Segretario CISL Scuola Abruzzo Molise “della particolare situazione orografica della nostra regione e della distribuzione della popolazione: abbiamo un terzo dei comuni sotto i 1000 abitanti e  quasi un terzo tra i 1000 ed i 2000 abitanti, con una densità abitativa regionale molto bassa (14° secondo l’ordine delle regioni per abitanti/km quadrato).

Non si tiene in alcun conto della situazione disastrosa dell’edilizia scolastica, degli effetti dei terremoti, dei ritardi nella ricostruzione delle scuole, dei limiti strutturali delle scuole esistenti.

La CISL Scuola Abruzzo Molise ha subito rappresentato all’USR Abruzzo ed alla Regione Abruzzo che il nostro sistema scolastico non è assolutamente in grado di sostenere un simile taglio di personale, se non innalzando il numero medio di alunni per classe oppure chiudendo le scuole dei piccoli comuni.

È assolutamente incomprensibile ogni ulteriore penalizzazione della scuola abruzzese, motivata tra l’altro da ipotetici risparmi economici assolutamente irrisori e, soprattutto, nel momento in cui la scuola ha bisogno di tutto il sostegno possibile.

Sia la Regione Abruzzo, con l’interessamento del Presidente Marsilio e dell’assessore Fioretti, sia l’USR, con l’intervento della dott.ssa Tozza, si sono attivati per cercare di evitare all’Abruzzo una scelta che verrebbe pagata molto amaramente soprattutto nei piccoli e piccolissimi centri.

La CISL Scuola Abruzzo Molise chiede all’intera classe politica regionale di intervenire, intanto per evitare danni di queste dimensioni e soprattutto per promuovere un’assegnazione del personale scolastico che tenga conto della nostra reale situazione”.

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