Ricostruzione, ingegneri ed architetti di Teramo e L’Aquila chiedono proroga alla domanda per contributi

Gli Ordini professionali di Ingegneri, Architetti, Collegi professionali dei Geometri di Teramo e L’Aquila insieme ai Periti industriali aquilani e ai Geologi abruzzesi chiedono urgentemente che venga rinviata la data del 30 settembre 2022 come scadenza ultima per la presentazione della domanda di contributo per la conclusione dei lavori nell’ambito della Ricostruzione post terremoto. La causa: eventi sociali imprevedibili.

“Invitiamo il presidente della Regione Abruzzo e i sindaci dei Comuni del cratere ad attivarsi presso la Struttura di missione per il sisma 2009 affinché venga accolta la richiesta di proroga della scadenza del 30 settembre 2022  per la domanda di concessione del contributo”. E’ l’appello lanciato dal presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, Leo De Santis, e sottoscritto dagli Ordini professionali di Ingegneri, Architetti, Collegi professionali di Geometri di Teramo e L’Aquila insieme ai Periti industriali aquilani e ai Geologi abruzzesi.  

“La richiesta si basa su una serie di difficoltà che la società sta vivendo. Nello specifico, la Legge 21 del 2021 ha inquadrato la ricostruzione post sisma 2009 in termini di accelerazione con le tappe del 30 settembre 2021 e 30 settembre 2022. Non poteva purtroppo prevedere gli effetti successivi sull’economia degli aumenti dei costi dei materiali, dell’energia e della manodopera dovuti al mercato di riferimento ma anche  indotti inesorabilmente da eventi internazionali. Oltre al rallentamento forzato degli interventi a causa del Covid 19, gli Ordini professionali  ottolineano in particolare come la crisi generica dell’edilizia e le agevolazioni fiscali in tempi stretti abbiano portato ad una fase di saturazione delle disponibilità di professionisti, cooptati nelle pratiche del Superbonus. A questo si aggiungono le problematiche di gestione degli appalti, i servizi legati alle iniziative del Pnrr che influiscono sulle tempistiche e sul coinvolgimento dei cittadini nella fruizione degli aiuti dello Stato.  Preoccupazione viene espressa anche per numerose pratiche, tra quelle attese al protocollo, correlate a spese già sostenute e impegni contrattuali già in essere. Un eventuale mancato seguito al contributo configurerebbe scenari di contenziosi non auspicabili. Inoltre, l’aumento dei costi dell’edilizia, derivanti dalle attuali condizioni di crisi, avrebbe come conseguenza l’esecuzione di minori opere a scapito della qualità degli interventi di miglioramento sismico ed energetico”.

E ancora: “A fronte delle incessanti istanze provenienti dai proprietari e dai professionisti, questi Ordini hanno deciso di rivolgersi al governatore Marsilio e ai sindaci del cratere chiedendo loro di attivarsi per ottenere l’aumento dei contributi per la Ricostruzione, i cui costi base sono ancorati alla Legge Barca del 2012, e per l’emanazione di un provvedimento che abroghi il termine ultimo per le domande di benefici economici relativi alla Ricostruzione privata post sisma 2009”.

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