Ricorso contro taglio doppio vitalizio, Marcozzi attacca la ‘casta’ abruzzese

“Non riescono proprio ad immaginarsi come cittadini normali, a cui non sono dovuti questi assurdi privilegi, e fanno di tutto per tenersi stretto il doppio vitalizio. Leggo sulla stampa che mentre il M5S si impegna nelle istituzioni per portare le pensioni minime a 780 euro e rendere legge il Reddito di cittadinanza per gli italiani in attesa di occupazione, la vecchia classe politica degli ex consiglieri regionali abruzzesi e gli ex parlamentari, sta provando in ogni modo a mantenere lo status di privilegiati chiedendo, addirittura, l’intervento urgente del Collegio garanzie statutarie della Regione Abruzzo con il fine di bloccare sul nascere la legge approvata in consiglio che ha abolito il vitalizio regionale a chi già percepisce quello parlamentare”.

Ad affermarlo è Sara Marcozzi, consigliere regionale, prima firmataria della legge M5S sull’abolizione del doppio vitalizio, e candidata Presidente per il M5S alla Regione Abruzzo.

“Quello del taglio dei costi della politica – continua – rimane una priorità per il M5S. Quanto fatto fin ora è solo l’inizio. Con il M5S al Governo di questa regione i costi della politica saranno tagliati in favore di azioni più utili ed eque che miglioreranno la vita di tutti gli abruzzesi e non solo di una privilegiata cerchia di politici ed ex politici.

Questa legge – conclude Marcozzi – è urgente e indifferibile poiché il M5S al Governo ha stabilito che se le Regioni non si adegueranno al taglio dei vitalizi già adottato in Parlamento i fondi di funzionamento per gli Enti regionali saranno tagliati dell’80%”.

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