Regione, Paolucci: rimpasto ipotesi fantasiosa. Priorità alla legge elettorale

“Le ipotesi rinvenute oggi in merito a una scomposizione dell’esecutivo regionale sono ricostruzioni da ‘realtà aumentata’ con intuizioni suggestive di stampa.

 

Ogni decisione verrà presa collegialmente dalla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta regionale”.

È quanto dichiara, in una nota, l’assessore della Regione Abruzzo Silvio Paolucci.

 

 

“Ci daremo un itinerario, a partire da temi quali la necessaria legge elettorale e l’eredità imponente di progetti e risorse finanziarie gigantesche che sono state ricordate dal presidente, Luciano D’Alfonso, e che saranno oggetto di un dossier sull’attività svolta in questi 47 mesi di governo regionale, allo scopo di tracciare un bilancio delle attività più importanti messe in campo in favore dello sviluppo di questo territorio e di evidenziare le attività da integrare e portare avanti prioritariamente.

 

Condivido pienamente il punto di vista politico del presidente della Regione circa la necessità che la maggioranza dia prova di responsabilità e coesione in ogni singolo componente”.

 

Pettinari: il Pd cerca di ostacolare la prossima vittoria del M5S. “La necessità di varare una nuova legge elettorale regionale, avanzata solo oggi dall’assessore Paolucci, cela la grande paura del PD di affrontare nuovamente il voto degli abruzzesi e il disperato tentativo di inserire qualche norma capestro per ostacolare la vittoria del M5S Stelle alle prossime elezioni”: è il commento del Consigliere regionale Domenico Pettinari (M5S) alla nota diffusa oggi alla stampa dall’Assessore della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci.

 

“Mentre i membri della sua maggioranza si dimettono uno dopo l’altro, il Presidente/senatore D’Alfonso non riesce a far meglio di trovare una nuova foglia di figo con la quale tentare di prorogare sino al 2019 l’agonia istituzionale della Regione”, aggiunge Pettinari. “Come ha già sabotato il risultato del referendum della Grande Pescara, affogato in un inutile e pleonastico assemblearismo istituzionale, oggi D’Alfonso tenta di  rimanere in sella indossando una nuova foglia di figo: ossia l’a necessità dell’approvazione di una nuova Legge elettorale anche in Regione Abruzzo.

Peraltro, materia in cui il PD ha già dimostrato le sue grandi esperienze, sempre fallimentari, a livello nazionale. Chiunque, tramite appigli più o meno risibili, tenterà di esasperare ulteriormente la pazienza degli elettori in Consiglio regionale, non ha capito affatto il messaggio arrivato dalle urne lo scorso 4 marzo: i cittadini abruzzesi si sono stancati delle loro prese in giro e dei loro subdoli giochi di potere.

Il pessimo risultato del PD, crollato in Abruzzo al 14%, è sintomatico proprio del totale rigetto di questo modo furbesco e inconcludente di fare politica. Qualsiasi cosa si inventeranno, e per quanto proveranno ad allungare questa agonia, tengano a mente che, prima o poi, dovranno passare sempre dal giudizio delle urne”, conclude Pettinari.

 

 

 

 

 

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