Reati di genere: in Abruzzo +25%. Aperto l’anno giudiziario

L’Aquila. “I numeri nella loro essenzialità, aiutano a rendere il conto che si deve alla comunità.

 

La qualità è anche quantità, che spiega il lavoro degli otto tribunali, della Corte d’Appello e gli uffici giudiziari dell’intero distretto d’Abruzzo”, così il presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera, all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario in corso all’Aquila.

“I nuovi riti previsti dall’emergenza covid hanno consentito di mantenere ordinario programma tabellare, seppur con le riduzioni delle presenze in presenza. In Corte d’Appello è stato fondamentale il ricorso alla trattazione scritta che consente ai giudici di decidere sulla base degli atti. Nel Penale si è stabilito che il Collegio sia sempre presente in Corte, a garanzia dell’effettiva collegialità della decisione. Proroga al 31 dicembre 2022 della possibilità di avvalersi dei riti speciali di emergenza”.

Sui flussi di lavoro, “nel settore Civile e Lavoro sono stati iscritti nei tribunali del distretto circa 34mila nuovi procedimenti, in aumento rispetto al 2020. Ne sono stati definiti 36.700 recuperando procedimenti arretrati. La pendenza totale rimane circa 30mila procedimenti.

Presso la Corte sono in modesto aumento i procedimenti, circa 2.600, ma le sezioni ne hanno definiti oltre 3.500, in aumento rispetto allo scorso anno, garantendo l’abbassamento dell’arretrato, sceso al 18%, che si attesta a circa 4mila procedimenti”.

Nel settore Penale meno iscrizioni nei Tribunali “con 8.500 nuovi procedimenti, di cui 8mila affidati al Monocratico e 500 al Collegiale. Per il collegiale si rileva un aumento del 25% delle sopravvenienze, dovuto alle novità legislative in tema di reati di genere, con le aggravanti. Gli uffici hanno definito 8.700 procedimenti, smaltendo i nuovi numeri, ma senza riuscire a lavorare sulle pendenze, 19mila, di cui quasi mille nel settore Collegiale. Peso difficile da eliminare senza interventi di sistema. In Corte d’Appello lieve aumento delle iscrizioni, circa 2.800, ma aumentano sentenze, poco più di 3mila, di cui solo 500 di prescrizione. Pendono 4.600 procedimenti al 30 giugno” in leggera flessione rispetto all’anno prima.

Reati minorenni. “Gli Uffici minorili evidenziano il tema del malessere adolescenziale esploso in tempi di pandemia e durante la limitazione di frequenza scolastica. Il malessere si evidenzia con aumento di fenomeni di autolesionismo e disturbi alimentari, soprattutto tra le ragazze”. E’ il quadro delineato per l’Abruzzo dal presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera, nel corso dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Un settore, quello dei minori, fortemente influenzato dalla violenza in famiglia.

Si rileva abbandono scolastico, anche di appartenenti a ceti economico-sociali agiati, di ritiro sociale non transitorio e dipendenza dagli strumenti informatici – ha aggiunto parlando poi di “aumento esponenziale di alcuni reati commessi da minorenni: violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, pedopornografia, revenge porn”. “Nel distretto diminuisce il numero delle notizie di reato, circa 2mila, soprattutto per i reati di natura predatoria” continua Francabandera. “Resta altissima, grazie alle forze di polizia, l’attenzione per i mali endemici del Paese, come corruzione, conflitti di interessi, usure, frodi che potrebbero aumentare per il grande flusso di denaro pubblico previsto con il Pnrr e la crisi di liquidità in cui versano le imprese, trovando varchi nelle procedure di affidamento diretto e procedure di appalto semplificate.

Aumentano di poco, nonostante le leggi e l’attenzione mediatica, i reati di genere. Diminuiti i femminicidi, aumentano le violenze, i reati persecutori e i maltrattamenti anche in famiglia. Le donne hanno ancora paura di denunciare, perchè spesso non trovano aiuti adeguati nella ricostruzione dei propri percorsi di vita. C’è la necessità di velocizzare i flussi informativi, per evitare errore di minimizzare le condotte aggressive e valutare i fenomeni anticipatori”. Nella popolazione carceraria scende il numero dei detenuti a 1.647, il 5% in meno dello scorso anno, con vantaggio per la vivibilità delle carceri. Oltre alle tante criticità anche alcune eccellenze, tra cui l’istituzione del polo universitario carcerario dell’Università di Teramo, con il primo laureato in ‘Tecnologie alimentari.

 

 

Marco Marsilio. Il Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio, collegato da remoto all’inaugurazione dell’anno giudiziario, esprime apprezzamento per le misurate e sagge riflessioni offerte dalla Presidente della Corte di Appello de L’Aquila, Fabrizia Francabandera, e si complimenta per i risultati raggiunti nell’attività dagli uffici giudiziari abruzzesi.

In particolare, il passaggio dedicato alle difficoltà e alle incertezze legate alla soppressione dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, espresse con la prudenza e l’equilibrio suggerito dal ruolo e dal contesto, dovrebbero far riflettere il Ministero della Giustizia, finora tetragono nella sua determinazione nell’applicare la prevista soppressione. Mi auguro che le parole espresse in una occasione così solenne, possano finalmente scardinare tanta testardaggine, aprendo la strada all’approvazione in Parlamento dell’emendamento da me sollecitato e sostenuto dai parlamentari abruzzesi (e non solo) di tutti i partiti che prevede la proroga di due anni, utile anche a rivedere la geografia giudiziaria nel suo complesso. Rilevanti anche i passaggi sui nuovi criteri ‘filtro’ per il rinvio a giudizio, per non disperdere più energie a coltivare processi-spettacolo che si risolvono in assoluzioni seriali, ma che comportano un carico di sofferenza e di pene per gli imputati, in favore del criterio del ragionevole pronostico positivo, che permette di concentrare l’azione giudiziaria sui casi di più evidente e certa colpevolezza; e quello sulla necessità di recuperare la credibilità della Magistratura e delle Istituzioni dello Stato presso i cittadini seguendo la strada dell’efficienza, dell’efficacia, dell’imparzialità e della serietà dei comportamenti, invece di alimentare polemiche distruttive tra i diversi Organi dello Stato.

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