Quasi mille persone denunciate e sanzioni per oltre tre milioni di euro: il bilancio dei carabinieri forestali

Con 10997 persone e 2130 mezzi controllati, nonché con 849 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, il 2019 segna un significativo impegno dei carabinieri forestali di Abruzzo e Molise nell’assicurare alla giustizia i responsabili di pratiche illecite. In aumento anche gli importi delle sanzioni che ammontano a quasi 3.500.000 euro nel 2019 a fronte dei poco più di 2.500.000 euro del 2018.

Tra i servizi svolti si ricordano quelli a tutela del paesaggio, con particolare attenzione alla materia edilizia, di polizia fluviale, delle cave, delle utilizzazioni boschive, del vincolo idrogeologico e del pascolo, dove si registra un aumento dei reati accertati che passano da 149 del 2018 a 225 del 2019. Sul piano della prevenzione e contrasto degli incendi sono stati effettuati 1242 controlli e contestati 115 reati e 99 illeciti amministrativi per un importo di sanzioni per oltre 20.000 euro.

Da segnalare gli importanti risultati sul piano  del contrasto delle pratiche di abbandono dei rifiuti, i controlli alle discariche abusive, come nel caso del sito sequestrato presso il fiume Saline, ed i traffici organizzati che, unitamente alle illecite forme di smaltimento e combustione dei rifiuti, sono tra le cause di più forte perturbazione per l’ambiente con particolare riferimento al delitto di inquinamento ambientale. In questo settore si è avuto un incremento del numero di controlli effettuati pari a 11.6660 ed un importo di sanzioni elevate che supera il 1.000.000 di euro.

Soddisfacenti anche i risultati conseguiti in tema di tutela della fauna selvatica, grazie all’intensificazione del pattugliamento antibracconaggio, attraverso attività di appostamento e osservazione, con appositi servizi mirati, ma si ricordano altresì i servizi di “polizia di prossimità” svolte dalle stazioni forestali  a tutela degli orsi problematici/confidenti, con lo scopo di monitorare la presenza del plantigrado all’interno dei centri abitati ed eventualmente procedere con operazioni di dissuasione. 

Si rileva inoltre un’intensificazione dei controlli sul territorio ad opera delle Unità Cinofile Antivelenodei Carabinieri Forestali di Frosolone (IS), Assergi (AQ) e Pescasseroli (AQ), che si avvale di cani addestrati a scovare le esche mortali o anche altre carcasse di animali avvelenati. L’abbandono di esche e bocconi avvelenati sta assumendo proporzioni estremamente preoccupanti su tutto il territorio nazionale e che tale pratica produce, non solo l’atroce morte degli animali che li hanno ingeriti, ma anche l’innescarsi di una terribile reazione a catena, poiché le carcasse degli animali avvelenati possono a loro volta provocare il decesso di altri animali (per esempio uccelli rapaci, lupo e orsi), sino a costituire un pericolo anche per i bambini, se tali esche vengono rilasciate in zone che possono essere frequentate da quest’ultimi, quali, ad esempio, parchi giochi e giardini pubblici.

Tra le operazioni di maggiore importanza del 2019 si ricordano il sequestro di tonnellate di sacchetti per la spesa in polietilene contraffatti. L’operazione del gruppo carabinieri forestale di L’Aquila ha preso il via dalla individuazione di sacchetti che avevano una insolita consistenza, nonostante riportassero la dicitura “100% biodegradabile compostabile” e le successive analisi hanno confermato la non biodegradabilità degli stessi comportando il sequestro del materiale contraffatto  con il conseguente deferimento all’A.G. di 19 responsabili.

I carabinieri forestali di Abruzzo e Molise sono stati anche impegnati in un’intensa attività di controlli sulle operazioni di taglio ed esbosco, soggette ad autorizzazione a livello regionale, nonché al contrasto dei fenomeni di furti e tagli abusivi di legname. Questa operazione nota con il nome di “bosco sicuro” nasce dalla necessità di contrastare in maniera sempre più incisiva le azioni illecite compiute a danno dei boschi italiani, in quanto dette azioni sono in grado di alterare la funzionalità ecosistemica del terreno, favorendo l’aumento dei fenomeni di dissesto idrogeologico. 

Non meno importanti i controlli eseguiti presso le aziende del settore agroalimentare presenti sul territorio che hanno portato al sequestro di quintali di cibi privi dei requisiti di tracciabilità o non in norma con le etichettature nonché all’elevazione di sanzioni per circa duecentomila euro: si ricordano, ad esempio, il sequestro di 200 chili di salsicce e ventricina presso un’azienda agro-zootecnica ed anche l’assenza di impianto apiario nella località di produzione indicata nell’etichetta di barattoli di miele.

Una particolare attenzione è stata inoltre dedicata ai giovani con incontri e progetti avviati nelle scuole e volti a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della tutela dell’ambiente.

 

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