Navigator: come far ripartire i centri per l’impiego in Abruzzo

Il 12 ottobre si è costituito a Pescara il Coordinamento regionale dei Navigator iscritti al Nidil Cgil delle quattro province abruzzesi.

 

Una ventina di giovani professionisti, motivati, laureati e precari, strettamente connessi al Reddito di Cittadinanza e per questo fonte di continue strumentalizzazioni nel dibattito politico e sociale. I Navigator sono collaboratori di Anpal Servizi S.p.A. (già Italia Lavoro S.p.A.) , assunti tramite concorso nell’estate del 2019 e quindi incaricati di assistere i Centri per l’Impiego regionali nello svolgere tutte quelle incombenze poste a carico di questi ultimi dalla nuova normativa.

 

I Navigator operativi nei quindici Centri per l’Impiego d’Abruzzo ad oggi sono 53. Tutti catapultati in un contesto complesso e caratterizzato da diverse criticità purtroppo presenti nei Centri per l’Impiego abruzzesi, con il “peso” e la grande responsabilità della gestione del Reddito di Cittadinanza. Malgrado questo e tutte le difficoltà incontrate, sono nel complesso riusciti a raggiungere obiettivi significativi. Giusto per dare qualche numero, prima del lock-down i Navigator abruzzesi hanno incontrato circa 18.000 beneficiari di Reddito di Cittadinanza, ovvero la quasi totalità di coloro che erano a tale data presenti negli elenchi dei Centri per l’Impiego del territorio regionale.

 

Anche successivamente al lock-down e pur con tutte le limitazioni che la pandemia da Covid-19 ha comportato e continua a comportare (buona parte dei Centri per l’Impiego è tutt’ora chiusa al pubblico) hanno proseguito nella loro attività di supporto ed assistenza dei circa 7.000 percettori di Reddito di Cittadinanza abruzzesi che hanno sottoscritto il cd. Patto per il Lavoro, quasi un quarto è riuscito a stipulare un contratto di lavoro, anche grazie alle quasi 5.000 opportunità lavorative che i Navigator abruzzesi hanno reperito e segnalato. Il Contratto di collaborazione dei Navigator scadrà ad aprile 2021, sarà necessario, all’interno del confronto con il Ministero del lavoro per la garanzia di un futuro occupazionale, sottolineare la rilevanza delle esperienze e delle competenze che i Navigator stanno accumulando nello svolgimento della loro attività: sarebbe un grave errore se queste andassero tra pochi mesi disperse.

 

Soprattutto quando le stesse potrebbero invece essere proficuamente impiegate non solo a beneficio dei percettori di Reddito di Cittadinanza ma anche della più vasta platea dei cittadini che approcciano i Centri per l’Impiego. Se davvero, come da più parti si invoca, è venuto il tempo di una radicale riforma delle Politiche Attive del Lavoro in Italia, il coordinamento Navigator Nidil Abruzzo è pronto ad avere un ruolo importante in questa partita, a partire dai tavoli regionali.

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