Montepulciano d’Abruzzo, è il terzo vino più venduto nella grande distribuzione. In crescita il Pecorino

Un recente ed importante studio dell’Istituto di ricerca IRI per Vinitaly testimonia che il Montepulciano d’Abruzzo si conferma al terzo posto tra i vini più venduti in Italia nel 2018 nel canale della grande distribuzione, addirittura con un incremento di circa l’1%, per un totale di poco più di 8 milioni e mezzo di litri venduti.

Lo studio, quindi, conferma l’apprezzamento del nostro vino rosso di punta a livello nazionale anche se il freddo dato va analizzato più a fondo per comprendere bene il valore e, soprattutto, per capire da quali cause è determinato e quali problematiche sviluppa. Tuttavia, è importante aver ribadito il terzo posto dietro i mostri sacri della grande distribuzione, Lambrusco (Emilia Romagna) e Chianti (Toscana) che ancora fanno registrare buone performance ma che, a differenza del nostro Montepulciano, segnano il passo con un calo, in termini di volume venduto, rispettivamente dello 0.6% e del 2.3%. Tra i primi quindici vini più venduti, solo il Montepulciano d’Abruzzo, il Muller Thurgau (Trentino Alto Adige), il Gutturnio (Emilia Romagna) e il Primitivo (Puglia) hanno valori positivi di vendite in volume, mentre tutti gli altri hanno flessioni che superano anche il 17% rispetto all’anno passato.

E’ importante analizzare un altro dato significativo: il prezzo medio di una bottiglia di Montepulciano d’Abruzzo al supermercato è pari a € 2.91, davvero troppo poco per commercializzare un prodotto di qualità e, soprattutto, con la possibilità di innescare nell’acquirente l’identificazione del prodotto Montepulciano d’Abruzzo come di scarsa qualità, con effetti regressivi per tutto il settore della viticoltura. L’altra nota, questa però positiva, è la crescita, in termini di variazione percentuale di volume venduto nel formato bottiglia da 75 cl., della denominazione Pecorino pari al 3.9%. Un ultimo dato di livello nazionale su cui riflettere: il mercato del vino italiano al supermercato ha registrato una flessione nel 2018, ma si prevede una ripresa nel 2019; infatti, i dati delle vendite nei primi due mesi del 2019 vedono i vini a denominazione d’origine aumentare del 5,3% (bottiglia da 0,75), mentre il totale del vino confezionato cresce dell’1,7% (a volume).

Dati, percentuali, previsioni e vendite su cui discutere e riflettere con gli operatori del settore nel prossimo Vinitaly, in programma a Verona dal 7 al 10 Aprile, nel cui programma per il giorno Lunedì 8 Aprile alle ore 10.30 è inserita la presentazione dello studio dell’IRI con una tavola rotonda dal titolo “Il vino italiano nella grande distribuzione tra flessione nelle vendite e recupero di valore – L’analisi dell’IRI sull’andamento di mercato in Italia nel 2018 e nei primi mesi del 2019”. Si conferma il valore del Salone Internazionale dei Vini quale vetrina, non solo per il vino in quanto prodotto da degustare, ma per il vino in quanto prodotto trainante dell’economia italiana.

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