L’Ora della Terra: in Abruzzo si spengono le luci per il clima e la biodiversità

Domani, sabato 27 marzo, dalle ore 20:30 alle ore 21:30 in tutto il mondo di celebrerà l’Ora della Terra – Earth Hour.

La più grande mobilitazione mondiale per il clima e contro i cambiamenti climatici promossa dal WWF Internazionale: il gesto simbolico di spegnere le luci di un monumento, una piazza, un’abitazione percorrerà tutto il mondo come ormai avviene dal 2007 quando il WWF lanciò la prima edizione dell’Ora della Terra a Sidney in Australia. Di anno in anno la mobilitazione è andata crescendo: lo scorso anno, nonostante le gravissime difficoltà derivanti dalle restrizioni adottate da molti Stati a causa della diffusione della pandemia da Covid-19, sono stati ben 190 i Paesi coinvolti e oltre 2 milioni i monumenti, le strade, le piazze, gli edifici istituzionali e privati che si sono spenti per un’ora.

“Anche quest’anno invitiamo a spegnere le luci per un’ora e a riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia della natura e la lotta alla crisi climatica”, dichiara Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo. “La nostra salute dipende da quella del Pianeta. Lo sapevamo già, ma in questo ultimo anno di pandemia e emergenze ambientali lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle. Un Pianeta in salute garantisce tutela alle future generazioni, alle altre specie e contribuisce a combattere il cambiamento climatico, ma la natura non può fare tutto da sola. Oggi più che mai sono fondamentali le scelte di comportamento di ognuno di noi. Per questo serve una mobilitazione globale da parte di tutti per spingere le istituzioni nazionali e internazionali a compiere le scelte necessarie e non più rinviabili per un impegno concreto per la salvaguardia del nostro Pianeta. Ringrazio tutti gli enti e le istituzioni che hanno aderito, e pure i ristoratori, le guide, i rifugi che hanno sempre partecipato all’iniziativa, ma che quest’anno hanno le attività chiuse, un pensiero anche per loro”.

L’Abruzzo ha dato, come sempre, una bella risposta in termini di adesione. Spegneranno le luci di monumenti, strade e piazze i comuni di Alba Adriatica, Altino, Anversa degli Abruzzi, Atri, Casoli, Chieti, Città Sant’Angelo, Colonnella, Corropoli, Cortino, Fossacesia, Isola del Gran Sasso, Lanciano, Martinsicuro, Mosciano Sant’Angelo, Ocre, Orsogna, Ortona, Penna Sant’Andrea, Pescara, Pineto, Rapino, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, Sant’Eusanio del Sangro, Spoltore, Teramo, Tollo, Torricella Sicura, Torre de’ Passeri, Tortoreto e Vasto.

Si spegneranno luoghi simbolo della nostra regione dalla Torre di Cerrano a Pineto al Castello Caldoresco di Vasto, dalla piazza Duchi di Acquaviva ad Atri alla Torre civica di Pescara e tanti altri ancora…

Molto significativa è la partecipazione di tutte le principali aree naturali protette presenti nella nostra regione, dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise al Parco Nazionale della Maiella, dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga all’Area Marina Protetta Torre di Cerrano fino al Parco Regionale Sirente-Velino.

I due Istituti Comprensivi “G. D’Annunzio” e “Don Milani” di Lanciano hanno promosso momenti di sensibilizzazione per studenti e genitori sul tema dei cambiamenti climatici, mentre il Comune di Tollo ha anticipato l’Ora della Terra organizzando per le ore 19 di oggi, venerdì 26 marzo, una diretta Facebook sul sito del comune sul tema dei “Cambiamenti climatici e le opportunità del Next Generation EU”. E la mobilitazione arriverà anche al Museo Universitario di Chieti, così come nei piccoli centri di Fagnano Alto grazie alla locale Pro-loco, che farà sensibilizzazione sul risparmio energetico, e di Cortino con il Centro di Educazione all’Ambiente “Monti della Laga”.

 

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