Liberazione Silvia Romano, il post di Simone Angelosante scatena la bufera. La Lega prende le distanze

Il post sui social scatena una bufera, anche all’interno della stessa Lega. In mattinata il consigliere regionale Simone Angelosante sulla propria pagina Facebook, commentando la liberazione di Silvia Romano, scrive testualmente:”Avete mai sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?”.

 

L’ho sentita questa mattina su Radio Maria, non sono l’unico a pensarla così”. Si giustifica così il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante, nonché consigliere regionale della Lega in Regione Abruzzo, che conferma di aver postato su facebook il meme del Pd con il viso sorridente di Silvia Roma e il suo commento. “Non mi sembra di aver detto niente di negativo – prosegue il consigliere regionale leghista – ho solo riportato un dato storico e oltre tutto non ho fatto nessun nome della ragazza. Ma comunque è una idea che gira sulle radio nazionali”, conclude.

 

La Lega prende le distanze in maniera perentoria dalle esternazioni del consigliere regionale Simone Angelosante, pubblicate sui social. Il partito ribadisce con ferma convinzione la propria linea: simili incauti concetti non dovrebbero mai essere pronunciati da nessuno.

Mi riservo di valutare la vicenda in maniera più approfondita nelle prossime ore”. Lo dichiara il coordinatore abruzzese del partito, Luigi D’Eramo.

“Ho letto con sconcerto e sgomento il post su Facebook di Simone Angelosante, consigliere leghista alla Regione Abruzzo, il quale, commentando la liberazione di Silvia Romano scrive: ‘avete mai sentito di qualche ebreo che liberato da un campo di concentramento si sia convertito al nazismo e sia tornato a casa in divisa delle SS?’. Trovo talmente allucinante paragonare questa vicenda con il nazismo e il dramma dei campi di sterminio che mi sembra impossibile che un uomo delle istituzioni, peraltro anche sindaco, posso soltanto arrivare a formulare un pensiero del genere.” Così Stefania Pezzopane, deputata abruzzese, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“Le parole del consigliere regionale leghista – prosegue la deputata dem – si aggiungono all’ondata di odio e di veleno che si è riversata contro la giovane cooperante italiana, rapita, privata dei suoi affetti più cari per 18 mesi è sottoposta a prigionia da Al-Shabab. Preferivate che fosse tornata a casa in una bara e non con il sorriso di chi riabbraccia i genitori? In tutto questo mi domando cosa c’entri una scelta religiosa con il nazismo. Evidentemente per il leghista Angelosante è normale fare un accostamento del genere forse perché spera, in un momento di grave crisi economica, che le persone si dimentichino che fine abbiano fatto i 49 milioni di soldi pubblici fatti sparire dal suo partito che in questo momento farebbero particolarmente comodo soprattutto ai più fragili.”

 

Gruppo Pd. “Il post del consigliere leghista Simone Angelosante sulla liberazione di Silvia Romano è una delle cose più basse e meschine che la politica abbia espresso nella storia della nostra repubblica”, così i consiglieri regionali di centrosinistra.

“Non è con l’odio, né con assurdi paragoni che si ottiene consenso e non è con la violenza delle offese, peraltro del tutto ingiustificate, che si fa politica – così i consiglieriSilvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe, Americo Di Benedetto, Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani – Il consigliere con le sue pubbliche esternazioni ha danneggiato tutto il Consiglio, dando voce a un livore che non rappresenta la nostra terra, che con la sua storica accoglienza e la sua grande solidarietà è piena di buoni esempi, passati e presenti.

Chieda ufficialmente scusa a Silvia e a tutti coloro che sono rimasti scossi dalle sue affermazioni. La maggioranza di centrodestra e il Presidente del Consiglio Regionale prendano subito le distanze dalle sue dichiarazioni, senza minimizzarle: è arrivato il tempo, per tutti, di riconoscere alla storia il suo valore e far arretrare ideologie che di certo non contribuiscono né alla crescita, né allo sviluppo della nostra società”.

 

Articolo Uno.Le dichiarazioni di Simone Angelosante Sindaco di Ovindoli e consigliere regionale della Lega in Abruzzo sulla liberazione di Silvia Romano, sono vergognose! L’articolo 3 della costituzione è chiaro : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Il consigliere regionale Angelosante dovrebbe studiare la Costituzione prima di scrivere le sue a dir poco assurdità quotidiane! Purtroppo in Abruzzo, Angelosante non è la prima volta che fa dichiarazioni fuori luogo, dimostrando di non essere assolutamente adeguato al ruolo di consigliere regionale come pure di Sindaco.

 

 

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