Legge elettorale, i Radicali abruzzesi contro la proposta di Marsilio

Radicali Abruzzo si schiera contro la legge elettorale proposta dal Presidente della Regione Marco Marsilio.

 

“È l’ennesima legge elettorale ad hoc, per conservare il potere dei partiti nelle elezioni e consentire sempre meno un reale coinvolgimento e una reale rappresentanza dei cittadini”, così commenta il segretario Riccardo Varveri. “Un cambio di legge elettorale è necessario, anche a livello nazionale, ma servirebbe un cambio drastico, che dia rappresentatività e voce ai territori. Nella legge Marsilio accade l’opposto: abolisce i collegi provinciali per un singolo collegio regionale, un fattore che penalizza le aree interne, sempre meno popolate”. I Radicali, che nel ’93 proposero un referendum per l’istituzione di un sistema elettorale in senso maggioritario uninominale, vinto e mai rispettato fino in fondo, ritengono che “oggi le persone chiedono il sistema maggioritario con collegi uninominali: chi prende un voto in più dei contendenti, vince.

 

Questo sistema da un lato toglie potere ai partiti, consentendo a chiunque di potersi candidare anche autonomamente, dall’altro consente ai territori di esprimere chiaramente nel consiglio regionale il proprio rappresentante: così gli eletti risponderanno direttamente del territorio e i cittadini potranno individuare chiaramente i responsabili delle azioni messe in atto. Non servono collegi più grandi, ma collegi più piccoli, per consentire che le forze migliori di ogni area possano arrivare in consiglio”.

 

E aggiunge “Sarebbe assurdo che dopo l’uscita a Rapallo di Giorgia Meloni, in cui si è detta favorevole al maggioritario uninominale, uno dei suoi uomini approvi davvero una legge a vocazione opposta, proporzionale e a collegio plurinominale”. Conclude Varveri: “Sorveglieremo la discussione e siamo pronti a lavorare per garantire all’Abruzzo una nuova legge elettorale in senso maggioritario uninominale”.

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