La colazione nei B&B in Abruzzo: ecco come stanno le cose

La nostra Associazione presente sul territorio nazionale da 20 anni, rappresenta anche la categoria dei Bed and Breakfast ed è rappresentata con una delegazione in Abruzzo, nata in seguito alle vicissitudini riguardanti le colazioni nei B&B.

 

Avremmo fatto volentieri a meno di prendere la parola in questo momento, ma quotidianamente siamo costretti a leggere tutto e il contrario di tutto, un martellamento mediatico con notizie che falsano la realtà delle cose. A questo punto è necessaria una precisazione per capire da dove si è partiti e magari un’assunzione di responsabilità.

Dopo mesi di incertezza quotidiana come atto dovuto vogliamo raccontare, con i documenti, la verità dei fatti che in questi mesi si sono succeduti.

Nell’estate del 2018 numerosi sono stati i controlli eseguiti dai NAS nei B&B regionali e le violazioni maggiori hanno riguardato le “colazioni” in quanto vengono regolarmente serviti agli ospiti, alimenti fatti in casa, sebbene la legge di riferimento 78/2000 impone l’obbligo di soli prodotti confezionati. Nel cercare di legalizzare colazioni che non è possibile servire come le torte fatte in casa perché la legge lo vieta.( 78/2000 ) si è arrivati ad una norma estremamente restrittiva.

Arriva così inaspettatamente la famigerata delibera 1060 come una mannaia il 31 dicembre 2018.

Come da documenti pubblici e facilmente rintracciabili online, la delibera è stata fortemente voluta da una minima rappresentanza di Bed and Breakfast abruzzesi e comunicata a tutti come “un importante obiettivo”, ancor prima che la delibera stessa facesse il suo iter burocratico e venisse pubblicata e ufficializzata dalla Regione Abruzzo.

Una delibera restrittiva che impone l’iscrizione NIAS e il piano di autocontrollo obbligatorio per tutti, equiparando così di fatto i Bed and Breakfast (attività senza partita iva), al pari della attività d’impresa per la somministrazione di alimenti. Ricordiamo che in Abruzzo si era in attesa dell’insediamento della nuova Giunta Regionale mentre tutto il comparto era nel caos e nell’allarmismo più totale. Mesi in cui ANBBA Abruzzo ha raccolto e accolto tante storie di vita vissuta e contato decine di chiusure di B&B spesso famiglie spesso monoreddito costrette a chiudere in nome di adempimenti troppo complicati ed economicamente non sostenibili.

Il 2 aprile del 2019 a Pescara, l’attuale Assessore al Turismo della Regione Abruzzo Mauro Febbo convoca, per la prima volta in assoluto, tutti i Bed and Breakfast della regione per un confronto aperto.

Successivamente nonostante il poco tempo a disposizione ANBBA Abruzzo ha lavorato alacremente e contribuito per la stesura di una nuova delibera 307 di giugno 2019, che di fatto nasce per snellire ed alleggerire la 1060 e propone e non impone 3 opzioni :

  1. L’iscrizione NIAS e piano di autocontrollo obbligatorio per servire i prodotti preconfezionati;
  2. Apertura di una seconda scia come MDA (micro attività domestica) per proporre prodotti freschi fatti

in casa come torte, ciambelloni, croissant, etc;

  1. Possibilità di proporre una colazione in pasticceria o bar a mezzo “Voucher”.

Ed è stato proprio il Voucher l’unica sola opzione contestata dalla minoranza, perché a parer loro, non rispecchia “l’ospitalità familiare”. Vogliamo ricordare che il Voucher è già presente in diverse regioni d’Italia, è facoltativo ma permette di salvare tantissime strutture. Questo è importante !!! La colazione al bar quotidianamente demonizzata, può essere vissuta invece come momento di aggregazione tra gestori e ospiti e di conoscenza dei prodotti del territorio eseguiti con professionalità da chi ha tutte le autorizzazioni sanitarie. Colazioni che possono essere gustate in bar e pasticcerie poste in riva al mare con uno sguardo rivolto alla montagna e viceversa: questo è l’Abruzzo!

Con grande sorpresa ora leggiamo di un ricorso presentato da quella minoranza per la sospensione

della delibera 307 proprio quella che alleggeriva le norme e quando, dopo la stagione estiva, si stava lavorando ad nuova normativa. Aspettando l’esito del ricorso al TAR, ci piace però fare una riflessione.

Far chiudere più B&B possibili non porterà a nessun risultato.

Vorremmo far conoscere il nostro Territorio, un buon Ristorante, un Museo e invece ci troviamo ogni giorno ad occuparci di altro.

Ci auguriamo vivamente che la verità dei fatti oggi cronologicamente raccontata e documentata possa essere l’inizio di un nuovo percorso.

Continueremo a lavorare con lo stesso impegno per tutelare i veri presupposti del comparto che non deve snaturarsi e mantenere la sua vera identità, autenticità e semplicità : la vera essenza dei Bed and Breakfast.

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