Il progetto “No Tag – L’etichetta al contrario” di Autismo Abruzzo

La neurodiversità costituisce una condizione e una risorsa specifica della persona e, molto più spesso di quanto il pregiudizio diffuso ritenga, permette all’individuo di possedere “competenze” in cui fioriscono abilità e talento.

L’impegno dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus è quello di rendere queste persone portatrici di bellezza aiutandole a coltivare le loro abilità, piccole o grandi che siano, e a scoprire il talento nascosto e i punti di forza che a causa della difficile vita sociale non vengono fuori.
In un contesto sociale in cui la tendenza spesso è etichettare secondo pregiudizi o schemi rigidi, il rischio è quello di catalogare le persone nella categoria del “non può farlo”.
L’intenzione del progetto “NoTag – L’etichetta al contrario” è invece quella di ribaltare l’opinione comune creando “un’etichetta per il vino” per ottenere una “non-etichetta nella vita”: solo in questo modo i ragazzi potranno avere libertà espressiva, autonomia, inclusione e divertimento.
L’arte permette di raccontare la vita emotiva attraverso creazioni libere e originali: tutto può
diventare il contrario di tutto, quello che era considerato imperfetto diventa sorprendentemente perfetto.
Nascono da questi presupposti i disegni dei  ragazzi di Autismo Abruzzo che hanno partecipato al progetto. Tra questi il disegno del giovanissimo Alessandro Vitali raffigurante
un funambolo senza volto, geometrico e colorato scelto per l’etichetta e da cui il nome del vino: “Aequilibrium”, espressione di quella stabilità, del bilanciamento e della parità sociale di cui ogni individuo nella condizione autistica e con esso ogni famiglia “autistica” è costantemente alla ricerca. Il vino Castorani, la cantina vinicola che ha aderito al progetto,
diventa così simbolo del territorio, di imprenditorialità ma soprattutto di cultura sociale condivisa. Ogni bottiglia, oltre all’etichetta scelta con il funambolo senza volto, sarà corredata da un mini-book contenente tutte le opere realizzata da bambini e ragazzi con
autismo che hanno accettato la sfida.

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