Il Premio Borsellino ospita Don Patricello e Luigi Leonardi: gli appuntamenti

“Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena di lottare” è il tema scelto dal Premio Borsellino tutto l’anno per i tre  prossimi incontri nelle scuole, con Don Maurizio Patriciello , parroco  anticamorra di San Paolo Apostolo a Caivano (Napoli), sacerdote simbolo della lotta ambientale nella cosiddetta Terra dei Fuochi  – che riceverà la visita di Papa Francesco il prossimo 24 maggio a riconoscimento di tanti anni di lotte per la salute della sua gente –  e il testimone di giustizia che ha fatto arrestare e condannare i suoi estorsori camorristi, Luigi Leonardi.

 

 

I due importanti testimoni saranno mercoledi 19 febbraio a Pescara (comprensivo 1 /Rancitelli); giovedi 20 febbraio all’Istituto “De Cecco” non nuovo agli incontri per la salute e l’ambiente; venerdi 21 febbraio all’Istituto “Moretti” di Roseto, particolarmente impegnato nelle iniziative di educazione ambientale. I tre incontri saranno introdotti dalle attive e sensibili Dirigenti scolastiche Teresa Ascione, Alessandra Di Pietro e Sabrina Del Gaone che hanno una visione delle scuola in linea con gli indirizzi ministeriali recentemente ricordati (e sollecitati) a Teramo dal vice Ministro Ascani . E saranno coordinati dal giornalista Nino Germano, dal Sindaco Carlo Masci e dal Presidente del Parco del Gran Sasso Tommaso Navarra.

 

I tre incontri – in collaborazione con il Parco nazionale del Gran Sasso e il patrocinio del Miur – e quelli che seguiranno, ivi compresi di cinque documentari che saranno proiettati nella sala polifunzionale di Teramo nei mesi di marzo/aprile in collaborazione con il Festival  del cinema naturalistico ambientale, sono in perfetta sintonia con il progetto educativo del Premio Borsellino tutto l’anno 2020 che vedrà numerosi testimoni alternarsi nelle scuole abruzzesi sul tema “Ambiente e legalità”.

Molti hanno troppo facilmente dimenticato che la più grande discarica  di sostanze tossiche e pericolose mai trovate in  Europa, è stata realizzata con la complicità della camorra in Abruzzo. E’ la discarica di Bussi sul Tirino, a pochi chilometri da Pescara. Un’area di  40 mila metri quadri, situata nei pressi del polo chimico e a meno di 20 metri di distanza dalla sponda destra del fiume Pescara, decine di migliaia di metri cubi di sostanze tossiche interrate.

 

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