Il copia-incolla dei contenuti: il richiamo dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo

Il copia-incolla non è giornalismo. Soprattutto quando questo fa rima con l’utilizzo di contenuti giornalistici e fotografici prodotti da altre testate giornalistiche. Pratica che sembra essere molto diffusa.

 

Al riguardo Stefano Pallotta presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo ha diffuso una nota che è anche e soprattutto un richiamo al rispetto delle regole deontologiche della categoria.

 

 

“Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo”, si legge in una nota, “ richiama i colleghi a una maggiore attenzione al diritto d’autore. Giungono, sempre più spesso, segnalazioni di violazione delle regole deontologiche, che dovrebbero ispirare il corretto comportamento nel caso di utilizzazione di contenuti giornalistici prodotti da altre testate d’informazione. Correttezza deontologica imporrebbe, in questi casi, quantomeno, la citazione della fonte di emissione dell’informazione di cui si vuole fare uso o rilanciare.

Copiare e incollare contenuti di altri, spacciandoli per propri, è un abuso. Il giornalista che pone in essere il plagio di un articolo altrui viene meno alle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui e non contribuisce alla promozione della fiducia tra la stampa e i lettori nonché dello spirito di collaborazione tra colleghi. Inoltre, a tutela del diritto di autore ci sono leggi che comportano sanzioni penali in caso di violazione.

A essere penalizzati dal copia-incolla sono i colleghi (redattori di quotidiani, televisioni, radio, agenzie, quotidiani on line, curatori di blog) che ogni giorno s’ impegnano a trovare notizie originali  e che spesso ritrovano, sul web e su altri organi di informazione,  il proprio lavoro  rubato e non citato dai colleghi”.

 

 

 

 

 

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