Fusione Camera di Commercio Teramo-L’Aquila, Pepe: “Che venga sospesa dalla Regione”

Il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, ha depositato una risoluzione dal titolo “Misure urgenti a sostegno della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA) di Teramo” nella quale impegna il Presidente Marsilio e la Giunta ad adottare una specifica deliberazione di Giunta regionale con la quale vengono sospesi i procedimenti relativi all’accorpamento delle Camere di Commercio di Teramo e L’Aquila, atteso che il quadro giuridico di riferimento non consente di procedere al completamento dell’iter amministrativo; a porre in essere nei confronti del Governo nazionale, ed in particolare del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dello Sviluppo Economico, tutte le iniziative necessarie affinché venga predisposto un intervento “ex lege” che permetta, tenuto conto delle difficoltà territoriali, di bloccare il percorso di fusione delle Camere di Commercio per quei territori colpiti da calamità naturali e inseriti nel cratere sismico; e di definire, in sede di Conferenza Stato-Regioni e presso le istituzioni competenti, iniziative di coordinamento volte a ridiscutere l’intero impianto normativo in essere con specifica attenzione alle caratteristiche morfologiche, economiche, sociali, produttive dei territori oggetto di accorpamento-fusioni delle CCIAA.

“Oramai tutte le parti sono concordi sul fatto che quello tra le Camere di Commercio di Teramo e L’Aquila è un “matrimonio che non s’ha da fare” perché porterebbe più svantaggi che benefici ai due territori” dichiara Dino Pepe. “Ho raccolto il grido d’allarme che arriva dalla provincia di Teramo, dai sindaci, dai vertici della Camera di Commercio, dalle associazioni di categoria, dalla politica e da quanti, da mesi, chiedono una sospensione in attesa di un chiarimento legislativo su questa vicenda”.

“Auspico ovviamente una convergenza su questa risoluzione ed il fattivo supporto da parte di tutti i Consiglieri regionali teramani, consci che a chiederci questa unione di intenti è un intero territorio che sta vivendo, con allarme e preoccupazione, questa fusione che rischia di creare seri problemi all’intero comparto”, chiosa il Vice Capogruppo Regionale del Pd.

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