Fase due nel trasporto pubblico. TUA: Pettinari mostra poca conoscenza del settore

Gianfranco Giuliante presidente di TUA, l’azienda unica del trasporto urbano in Abruzzo, in una nota replica ad una serie di perplessità manifestate da Domenico Pettinari, consigliere regionale del M5S.

 

Pettinari aveva posto cinque quesiti sui quali fornire delle risposte esaustive in materia di sicurezza nelle fruizione del trasporto pubblico nella fase due del Covid19.

 

La replica

 

“Il consigliere regionale Domenico Pettinari ha sollevato dei dubbi”, scrive Giuliante, “che però, nella realtà aziendale di TUA, non sussistono affatto e che evitiamo puntualmente di controbattere salvo per le affermazioni più distorsive invitandolo, nel contempo, a scegliere per la prossima volta non tanto o solo un flash mob al di fuori del portone TUA, ma a salire di persona nella sede per chiarire, con un personale che può già considerare a sua disposizione, tutti i dubbi che gli “vengono riferiti”.

Abbiamo comunque con immediatezza provveduto a girare molte delle critiche del consigliere Pettinari ai responsabili del governo nazionale giallorosso, di cui pure il suo movimento fa parte, perché le lamentele investono direttive proprie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della ministra dei Trasporti, da TUA pedissequamente applicate.

Cominciamo dal controllo che Pettinari sostiene non può essere effettuato dal personale TUA. Condividiamo! Anzi, aggiungiamo che neanche il suggerimento peloso di Pettinari circa l’utilizzato del personale amministrativo è applicabile per la semplice ragione che il nostro personale non ha nella sua interezza (autisti, controllori e amministrativi) titolo giuridico né per sanzionare o impedire comportamenti non in linea con le previsioni di legge, né tantomeno competenze di natura sanitaria.

L’unica in Italia che, viceversa, vorrebbe delegare al personale TPL tale incombenza è la ministra De Micheli del governo demogrillino.

Circa l’utilizzo ridotto dei mezzi TUA, ricordiamo a Pettinari, che ciò è imposto da una previsione specifica di ordinanza ancora in vigore! Non capiamo se ci chiede di disattendere le previsioni di legge o cosa.

La richiesta di utilizzo di maggiori mezzi è anch’essa curiosa laddove si prendesse atto che, ad oggi, la presenza di utenti rilevata sugli autobus è pari a 7/10 per cento di quanti trasportati nella fase pre-Covid.

Gli autisti possono essere tranquilli per quel che concerne la necessità di viaggiare su autobus sanificati perché quelli che non lo sono semplicemente non possono partire. C’è una previsione contrattuale specifica con ditta individuata all’uopo e la mancata sanificazione sarebbe clausola risolutiva del contratto.

Gli scanner sono stati già ordinati e verranno utilizzati in ogni sede TUA.

Incidentalmente facciamo notare che Pettinari, confondendo la parte per l’intero, sottolinea che gli autisti non sono tenuti a sanificare i mezzi (affermazione distorta e priva di veridicità) perché per fare questo c’è una ditta ad hoc, mentre agli autisti viene chiesto semplicemente, con materiale messo a disposizione, di pulire il volante ed il cruscotto dopo l’utilizzo per lasciare il posto guida ai colleghi del turno successivo in condizioni igienicamente adeguate. Dal nostro angolo di visuale, questo non è un di più rispetto alle funzioni che svolgono, ma è semplicemente un atto di civiltà.

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