Mascherine difettose alla polizia penitenziaria: chieste delle verifiche

La UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo denuncia il grave quanto preoccupante disguido emerso in alcuni istituti abruzzesi, che avrebbe portato a continuare nella distribuzione di lotti di mascherine ritenuti “pericolosi” e sottoposti a sequestro nella recente indagine della procura di Gorizia che ha portato al sequestro di 60 milioni di mascherine lo scorso mese di marzo – notizia ed elenchi diffusi dalle principali testate giornalistiche nazionali.

 

Purtroppo abbiamo potuto verificare direttamente che in alcuni istituti sono tutt’ora in distribuzione alcuni lotti presenti in quegli elenchi, è chiaro – prosegue il Segretario Regionale UILPA Polizia Penitenziaria Abruzzo Di Giovanni Ruggero – che non è imputabile all’Amministrazione Penitenziaria alcuna svista in fase di approvvigionamento, ma una volta che ne è stato disposto il sequestro e diffuso l’elenco dei lotti e dei marchi ritenuti “pericolosi” o comunque difettosi, quindi inidonee al loro scopo, ne andava immediatamente impedito l’utilizzo.

 

Per questo motivo – aggiunge Di Giovanni – abbiamo chiesto a tutte le direzioni abruzzesi ed al Dott. Cantone, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, di approfondire la problematica disponendo un’attenta verifica dei lotti attualmente in distribuzione. Infatti – prosegue il sindacalista – i Direttori nella loro funzione di datori di lavoro sono direttamente responsabili della salute dei lavoratori e sono tenuti a fornire i D.P.I. idonei e necessari allo svolgimento in sicurezza del servizio; servizio che, giova ricordarlo, la Polizia Penitenziaria effettua anche nelle sezioni occupate da detenuti risultati positivi al covid 19.

 

Auspichiamo che la criticità segnalata – conclude il Segretario Regionale UILPA PP– venga affrontata con la giusta celerità nell’assoluto interesse della salute dei lavoratori e della corretta gestione del “sistema carcere”.

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