Dino Pepe, l’agricoltura abruzzese è in salute. Nessun rischio disimpegno per il PSR

Dino Pepe, assessore all’agricoltura, replica alle accuse del consigliere Mauro Febbo, sulla capacità di spesa del Programma di Sviluppo Rurale.

 

Pepe definisce la sortita di Febbo “una visione nefasta e del quadro a tinte cupe dello stato di salute dell’agricoltura abruzzese”.

 

“Come emerso dal rapporto Svimez 2018”, si legge nella nota,  “l’Abruzzo vive una fase di crescita e di ripresa economica con il traino fondamentale soprattutto dell’agricoltura del nostro territorio che certifica un +9% nell’ultimo triennio.

Anche per quanto riguarda l’avanzamento di spesa del PSR 2014-2020, contrariamente a quanto affermato dal Consigliere Febbo, è in atto una forte accelerazione sulle misure cardine del programma.

Nei giorni scorsi, sono stati disposti pagamenti per misure strutturali per 6,5 milioni di euro, e sono in via di completamento l’istruttoria e le attività di controllo per il pagamento di un importo almeno altrettanto consistente. Negli ultimi dieci giorni, sono state disposte concessioni di benefici a più di 60 imprese agricole, e realizzato un ulteriore scorrimento della graduatoria del pacchetto giovani.

Sulle misure a superficie Agea, superate le criticità di funzionamento del SIAN, dopo l’attivazione di tavoli di confronto specifici con il Ministero delle Politiche Agricole, si stanno completando i pagamenti 2017 e predisponendo i pagamenti degli anticipi 2018. Per gli interventi che attivano la banda larga nelle aree rurali, affidati al MISE, è in corso il pagamento di oltre 9 milioni di euro. Ai GAL che ne hanno fatto richiesta, è in corso l’erogazione di anticipi per circa due milioni di euro. Molte altre misure stanno pervenendo alla fase del pagamento.

In sintesi, l’attuazione del Programma procede secondo i tempi stabiliti, e conseguirà entro il 2018 l’obiettivo di spesa utile ai fini del disimpegno scongiurando così ogni ipotesi di restituzione di somme a Bruxelles.

Aggiungo in questa disamina che l’Abruzzo si trova a dover gestire anche un altro PSR, a cui tengo in modo particolare che è quello riservato alle aree cratere del sisma con opportunità per le imprese abruzzesi che vivono in quelle aree di poter crescere e mantenere le loro attività in luoghi difficili e destinati altrimenti all’abbandono, con una dotazione finanziaria pari a 46 milioni di euro.

Concludo confidando in un atteggiamento meno negativo da parte del mio predecessore, a cui ricordo, in ogni occasione possibile, che al momento del mio insediamento nulla era stato scritto del nuovo PSR e con il rischio di restituire a Bruxelles oltre il 40% delle risorse della vecchia programmazione”.

 

 

Impostazioni privacy