Danni da fauna selvatica: gli agricoltori protestano in Regione

L’Aquila. La protesta degli agricoltori contro i danni causati dalla fauna selvatica arriva in consiglio regionale: domani la manifestazione all’Emiciclo.

Con una lettera inviata al presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, all’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente e a tutti i capigruppo, il Comitato Agricoltori Aquilani, guidato da Adriano Marrama e Vinicio Biasetti, hanno annunciato una manifestazione di protesta per domani all’Emiciclo, in occasione della discussione in Consiglio dell’interpellanza (avanzata dal Movimento 5 Stelle), in materia di danni da fauna selvatica.

“È nostra intenzione”, affermano i due rappresentanti, “partecipare alla discussione in consiglio, attraverso una delegazione che concorderemo nei numeri. Chiediamo inoltre, di poter avere una audizione con i capigruppo in Consiglio Regionale con la presenza dell’assessore Emanuele Imprudente, al fine di poter rendere note le problematiche e poter formulare le nostre richieste”.

Al centro delle proteste la “catastrofica dimensione raggiunta dai danni causati alle colture da cinghiali, cervi, caprioli, e altri animali, i quali appetiti ormai determinano le programmazioni delle semine delle aziende agricole: non siamo più in grado di programmare nulla”, denunciano Marrama e Biasetti, “e il danno maggiore, paradossalmente non sono i danni, ma la certezza che non saremo risarciti”.

Gli agricoltori battagliano da tempo contro il regime de minimis che regola i rimborsi dei danni di chi coltiva al di fuori dei confini dei parchi naturali, entro i quali, invece, il rimborso è totale. Nel corposo elenco delle richieste che il comitato avanzerà alla Regione, infatti, figura il “superamento immediato della procedura de minimis, e conseguente liquidazione immediata, di tutti i danni degli ultimi due anni (2017-2018)”. Ci sarebbe, infatti, un decennio di rimborso in arretrato, per il quale viene chiesto un piano di rientro: “Le aziende aspettano residui tra il 50 ed il 75% dei danni dalla annualità 2010: ad oggi”, rimarcano Marrama e Biaseti, “il 2009 è stato l’ultimo anno pagato per intero”.

Tra le altre richieste, inoltre, la modifica della legge regionale “per l’individuazione degli Ambiti Territoriali di Caccia come soggetti deputati al controllo della fauna e ai quali compete il ristoro dei danni”, e ancora “l’adeguamento delle dotazioni finanziarie alla reale necessità, dopo che la giunta D’Alfonso,oltre a non avviare procedure di contenimento serie, ha ridotto le dotazione finanziari del capitolo rimborsi alla cifra di 500 mila euro: 250 mila euro (33%) in meno”.

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