Dal prossimo anno scolastico meno studenti abruzzesi sui banchi: a Teramo -587

Quest’anno gli alunni delle scuole pubbliche nel teramano sono 39.000. Il prossimo anno scolastico saranno 38.413. In tutta la regione per l’anno scolastico 2021/22 sono previsti 2073 alunni in meno. Saranno poco meno di 167.000, a fronte degli oltre 169.000 dello scorso anno scolastico, le studentesse e gli studenti che frequenteranno le scuole pubbliche abruzzesi. A sottolinearlo la Flc Cgil Teramo.

“Dunque la provincia di Teramo paga un tributo salato a queste riduzioni (587), inferiore solo a quella di Chieti che perderà 990 alunni, mentre 380 Pescara e 116 l’Aquila. Un dato che da solo documenta il persistente aumento della denatalità, delle migrazioni dalle aree interne, che si accompagnano ad un esodo diffuso delle nuove generazioni. Le scuole stanno affrontando un periodo emergenziale ed anche per le iniziative sindacali, la dotazione organica di diritto dei docenti  resta confermata. Diminuiscono alcuni posti per la riduzione degli istituti professionali, aumentano nel sostegno con 32 cattedre aggiuntive. Si tratta della ripartizione di 5000 posti decisa a livello nazionale e che, spalmata nella provincia, corrisponde a poca cosa rispetto alle richieste delle scuole. Il dirigente dell’ambito territoriale quest’anno ha dovuto incrementare di qualche centinaia i posti  del cosiddetto organico di fatto per i docenti di sostegno, perché  la dotazione assegnata non era sufficiente a garantire integrazione e interventi didattici differenziati. Qualche posto in più (solo 7 cattedre) si avrà  nella scuola dell’infanzia con l’organico potenziato”.

E ancora: “Il prossimo anno scolastico non sarà regolare; purtroppo la pandemia farà ancora sentire i suoi effetti. Pertanto,  è importante consolidare un organico docente ed  ATA che consenta di poter far scuola rispettando i requisiti del distanziamento, della sicurezza e dell’offerta formativa di qualità. Abbiamo chiesto all’Amministrazione scolastica di confermare il potenziamento dell’organico che in tempi di Covid -19 è stato dato. Spostandolo nell’organico di fatto evitando così problemi contrattuali e di disponibilità finanziarie. Non può trattarsi di una misura occasionale per tamponare l’emergenza, dovrebbe essere, invece,  strutturale per affrontare le tante criticità territoriali (classi sovraffollate, spopolamento delle aree interne, competizione sterile tra scuole, qualità del diritto all’istruzione, ecc) presenti in provincia. Occorre, per questo una programmazione di medio periodo e non continuare a distribuire gli organici in base al numero di alunni che si iscrivono. Per  evitare che si ripetano i problemi di quest’anno su questi temi chiediamo all’Ambito territoriale  di Teramo di attivare  subito  l’informativa sindacale e di accogliere le richieste delle scuole per avere organici adeguati, in base al tempo scuola che vogliono offrire, capaci di garantire una ripartenza in sicurezza e  dare agli studenti e alle studentesse una scuola  pubblica di qualità”.

 

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